Napoli: ricercati il nipote del boss Carlo Lo Russo e altri componenti del clan

E’ ricercato Domenico Cerasuolo detto “Nico” nipote della moglie del boss Carlo Lo Russo. Ma l’inchiesta sull’omicidio di Pasquale Izzi non è finita dunque con l’individuazione dei cinque presunti responsabili: il ras Carlo Lo Russo, la moglie Anna Serino, Mariano Torre, Luigi Cutarelli e Domenico Cerasuolo, l’unico a essere sfuggito alla cattura venerdì scorso. Per la Dda, sulla base delle indagini condotte da polizia e carabinieri, all’agguato avrebbero partecipato altre persone: “sospetti”, destinati presumibilmente a essere iscritti nel registro degli indaga- ti una volta identificati in maniera compiuta. Nel mirino  ci sarebbe l’intero gruppo di fuoco dei “Capitoni” di Miano.Carlo Lo Russo è accusato di essere il mandante del delitto, ideato e pianificato da lui, e di aver fornito agli esecutori materiali le pistole. La moglie ha incitato questi ultimi all’esecuzione mentre Luigi Cutarelli è colui che ha esploso i proiettili morali contro Pasquale Izzi. Infine Mariano Torre e Domenico Cerasuolo hanno appoggiato il killer, localizzando la vittima e offrendogli appoggio e copertura nella rapi- da fuga. Le accuse per tutti in concorso sono di omicidio premeditato, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, con l’aggravante dell’articolo Oltre a Luigi Cutarelli per gli investigatori è certa la partecipazione alla fase organizzativa ed esecutiva anche di Mariano Torre e di un certo “Nico”. Quest’ultimo è stato individuato dagli inquirenti nella persona di Domenico Cerasuolo, sfuggito all’operazione dell’altro ieri e attualmente ricercato. Quest’ultimo è il giovane marito della nipote di Carlo e Anna Lo Russo, Nancy ossia Nunzia Angelotti, figlia di Pasquale Angellotti e Rita Serino, sorella di Anna. Nico frequentava casa degli zii acquisiti e che si tratti di Cerasuolo lo si desume dalla lettura di due precedenti conversazioni registrate sempre in casa Lo Russo, segnalate dalla polizia giudiziaria: una registrata il 28 novembre del 2015 nel corsa della quale Nico fa riferimento al compleanno della moglie Nancy, l’altra registrata il due febbraio 2016 nel corso della quale lo stesso Nico ricorda la data del proprio compleanno. Infine sempre il due febbraio 2016 Nico riferisce agli zii che il suocero (Angellotti) è uscito sul giornale (come riportato dalle pagine del Roma, Pasquale Angellotti era stato assolto per omicidio). La voce di Nico identificato in Domenico Cerasuolo, grazie alle conversazioni in merito al compleanno della moglie e all’assoluzione del suocero, sempre secondo gli inquirenti e come riportato nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del Tribunale di Napoli, è la stessa di quella di Nico che partecipa alle conversazioni registrate in casa Lo Russo in occasione della pianificazione dell’omicidio Izzi. In tal senso il personale della Squadra Mobile afferma: “Le conversazioni forniscono una serie di elementi tali da poter stabilire che la voce di “Nico”, che emerge dall’attività di intercettazione ambientale inerente all’omicidio di Pasquale Izzi non è altro che la voce di Domenico Cerasuolo che viene appellato dai parenti e dagli amici con il diminutivo di “Nico”.


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