Usura e estorsione a Portici: quattro del clan Vollaro arrestati

Portici. Pizzo e usura: due commercianti costretti a rivolgersi gli strozzini per pagare la tangente alla camorra. Quattro pregiudicati dello stesso clan sono finiti in manette. A scoprire il giro di quattro presunti esponenti del clan Vollaro di Portici è stata la polizia di Portici che hanno fatto luce sulle attività di estorsione e usura dei quattro, uno dei quali cognato del boss. Tra vittime dei quattro – due dei quali “specializzati” in tangenti e gli altri due nell’usura – figurano il gestore di un’autorimessa (nella morsa del camorra dal dicembre del 2008) e un commerciante di abbigliamento (pressato dal clan dall’aprile del 2009 al maggio del 2010). In carcere, però, è finito solo Ferdinando Tassone, 52 anni, l’unico ancora in libertà. Gli altri tre, infatti, – Mattia Iannaccone, 28 anni; Giovanni Spina, 46 anni (cognato del capoclan Raffaele Vollaro, detenuto per estorsione) e Marco Claudio Terminiello, 27 anni – sono già in cella. Tassone è stato rintracciato dai poliziotti del commissariato di Portici-Ercolano nella sua abitazione e portato nel carcere napoletano di Poggioreale dove si trovano anche gli altri tre pregiudicati.


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