Adamo vittima della faida flegrea: era un dei reduci del clan Grimaldi

Stefano Adamo, 42 anni, aveva precedenti penali per associazione per delinquere di stampo camorristico, spaccio di droga, violenza e resistenza a pubblico ufficiale ed era legato al clan Grimaldi di Soccavo. Il suo omicidio secondo gli investigatori rientra nella faida in atto nella zona flegrea di Napoli e che vede contrapposti da un lato la nuova alleanza dei Sorianiello-Lago-Romano-Giannelli da una parte  e i Vigilia-Pesce-Marfella dall’altra. Faida che già ha lasciato sul selciato tre morti e numerosi feriti dall’inizio dell’anno tra cui il figlio minorenne del boss Alesandro Giannelli. I carabinieri stanno ricostruendo i suoi legami con i clan attivi nell’area occidentale e flegrea. Adamo nel giugno del 2008 era stato stato raggiunto in carcere da un’ordinanza di custodia cautelare per estorsione compiuta ai danni di un’impresa edile a Pianura insieme con il ras Antonio Scognamiglio e Antonio Delle Donne.  Era stato processato con il rito abbreviato usufruendo dello sconto di pena ed era uscito dal carcere da non molto tempo. Adamo era a bordo di una utilitaria “Citroen”, in compagnia di un cugino, anche lui pregiudicato. All’incrocio tra via Antonino Pio e via Adriano l’auto è stata affiancata da uno scooter con due sicari a bordo, che hanno esploso una decina di colpi. Almeno due hanno ferito Adamo. A trasportarlo all’ospedale “San Paolo” è stato lo stesso cugino, che poi ha abbandonato l’auto poco distante.

 


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