La piazza di spaccio del Piano Napoli di Boscoreale era aperta h24 anche di notte e l’organizzazione che il clan Aquino-annunziata aveva dato ai suoi pusher era in stile “Gomorra” come alle Case Celesti di Scampia o alla Masseria Cardone di Secondigliano: il supermarkert della droga era sempre aperto per soddisfare tutte le esigenze dei clienti. E l’organizzazione prevedeva anche 8 persone per turno, ognuno col proprio ruolo. Le piazze di spaccio tra gli isolati 25,26, 27 e 28 del Piano Napoli di via Passanti erano delimitate anche da paletti, e in un caso anche da un cancello in ferro battuto, con un’apertura piccola per lo scambio droga-soldi. Cocaina e marijuana era nascoste in luoghi differenti, già suddivise in dosi, tra i cespugli o le auto abbandonate. Il prezziario era definito, spesso variava a seconda della quantità di dosi acquistate o dal periodo di arrivo della “materia prima”. Si andava dai 10 euro per una dose di marijuana, per poi passare ai 20-25 euro per un pallino di coca (100-125 euro al grammo), per arrivare ai 20 euro a dose per il crack, la cocaina da fumo. In una sola serata, i carabinieri di Boscoreale hanno ricostruito i vari ruoli nel gruppo di pusher. Uno degli indagati, non arrestato, Salvatore Esposito di 25 anni , guidava un’auto e conduceva l’acquirente nel parcheggio dell’isolato 27, e insieme ad un minorenne dopo si trasformava in vedetta, girando attorno all’edificio per capire se arrivavano forze dell’ordine. Nel frattempo un altro minorenne fischiava per attirare il tossicodipendente, mentre Sebastiano Panariello (che ha avuto il divieto di dimora in Campania) e un altro 16enne facevano da pali e aspettavano insieme al lui l’arrivo della dose richiesta; lo stesso 16enne ed Emanuele Riccio (anche per lui divieto di dimora in Campania), infine consegnavano la droga, mentre Giovanni Curcio (ai domiciliari) e Gennaro Cirillo (divieto di dimora) fungevano da vedette dell’intero rione girando attorno al quartiere durante tutte le fasi.Le indagini sono state condotte da settembre 2014 a febbraio 2016, ed hanno permesso di ricostruire 400 episodi di spaccio, con l’arresto in flagranza di 11 persone, la segnalazione di 86 tossicodipedenti, il sequestro di 250 dosi di cocaina e 140 di marijuana.
ECCO TUTTI I NOMI DEGLI INDAGATI E DEI PROVVEDIMENTI
GIOVANNI CURCIO AI DOMICILIARI
CARLO VALENTE AI DOMICILIARI
I DIVIETI DI DIMORA IN CAMPANIA
GENNARO CIRILLO
PAOLO CIRILLO
GIUSEPPE MONACO
GIUSEPPE ILARDO
CARLO CIRO GIORIO
DANIEL TERRACCIANO
SEBASTIANO PANARIELLO
UMBERTO PADOVANI
GIOVANNI PADOVANI (’92)
ROSARIO TUFANO
FRANCESCO MANDIELLO
GIANLUCA ARIANIELLO
ARTURO MANFRA
EMANUELE RICCIO
DAVIDE DONNARUMMA
OBBLIGO DI FIRMA
GAETANO PADOVANI
GLI INDAGATI
SALVATORE ESPOSITO
GIOVANNI PADOVANI (’91)
I MINORENNI
UN 17ENNE E UN 18ENNE IN CARCERE MINORILE (ALL’EPOCA DEI FATTI MINORENNI)
IN COMUNITÀ TRE 16ENNI
AI DOMICILIARI UN 16ENNE