Ercolano: ancora ritardi sul recupero del corpo del comandante Oliviero. La protesta della moglie

Ancora non si trova il corpo del comandante Ciro Oliviero, il marittimo di Ercolano affondato oltre un mese fa con il suo peschereccio a largo di Gaeta. Ieri ennesimo tentativo a vuoto del caccia mine Gaeta della Marina Militare. dopo che la scorsa settimana in due giorni sono stati recuperati i corpi dei due marinai tunisini che si trovavano con Olivero a bordo del “Rosinella” da una settimana le immersioni vanno sempre a vuoto. Il robot non riesce ad entrare nel relitto del peschereccio per verificare se all’interno vi sia intrappolato il corpo del capitano e nemmeno il Sonar, che mercoledì scorso ha permesso di intercettare la presenza prima di Khalifa, a 5 metri dal relitto, e poi di Saifeddine, a circa 50 metri, è riuscito a percepire qualche suono o rumore che potesse ricondurre alla presenza delle salma.Sarà necessario l’intervento di una nave dotata di una squadra speciale di palombari. “L’arrivo dei palombari -hanno fatto sapere ieri dalla Capitaneria di Porto di Gaeta è stato pianificato dalla Marina Militare-attendiamo solo che ci comunichino la data”. Ritardi che stanno alimentando ogni giorno di più le polemiche. “Vogliamo una data -ha detto Rosa Imperato, moglie del capitano- ma ci danno solo informazioni sommarie. Più passa il tempo e più la possibilità di recuperare il corpo di mio marito svanisce”.


Articolo precedenteIl parroco faceva estorsioni e prestiti a usura ai migranti: sequestrati beni per oltre un milione di euro
Articolo successivoL’allarme della Dda: “Stanno per essere scarcerati numerosi boss dei Casalesi”