Faida della Sanità: Antonio Genidoni rifiutò la mediazione dei Sequino. Ecco l’intercettazione

C’era stato qualcuno che si era adoperato per “mettere la pace”  e fermare la faida tra i Vastarella e i “Barbudos” alla Sanità. Ma non c’è stato niente da fare. Antonio Genidoni in particolare era molto agguerrito e parlando nella sua casa di Milano ignaro che venisse intercettato con un suo amico napoletano che era andato a trovarlo, tale Alessandro (che è corso di identificazione) spiega il perché. La conversazione è contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere lo stesso Genidoni, la mamma Addolorata Spina, la moglie Vincenza Esposito e il parente Emanuele Esposito. Ma perché i Sequino avevano provato a mediare? In primo luogo perché la guerra non conviene a nessuno  visto che si sono intensificati i controlli delle forze dell’ordine e di conseguenza sono diminuiti i traffici illeciti per le cosche e poi perché c’è un legame di parentela: la nonna di Antonio Genidoni è la sorella della mamma dei fratelli Sequino. Ma la loro pressione non è bastata. I Sequino, secondo le ultime informative delle forze dell’ordine, ora sono alleati con i Vastarella e i Mauro e si sono divisi equamente la gestione dei traffici illeciti.  Ecco cosa diceva Antonio Genidoni a tale proposito.

Genidoni: “Ma che c’azzeccano le famiglie?….Non sanno niente Alessandro… non è una cosa che stanno portando spia… perché non facevano queste scemità, credimi… se portavano spia sai che fanno… si organizzano… si organizzano e ti fanno qualche trappola, ma non si mettono a… non si mettono a fare queste scemità”.

Alessandro: «E se i Sequino dicono a Vastarella “Antonio ci ha mandato a chiamare” e quello ha detto vatteli a sentire? E ha detto “prima voi dovete fare il bordello altrimenti diamo addosso a questi qua”.

Antonio: “Che si mettono a fare… si sedevano a tavola con …incomprensibile…”

Alessandro: “Che tengono a che vedere con questo”.

Antonio: “E che tengono a che vedere con questo… incomp… che tengono il sangue a terra”.

Alessandro: “Vogliono stare quieti perché sono una banda di scemi e vogliono stare quieti e quanto più se lo possono tirare a quello più se lo tirano. Questi prima di venire da te sono andati sotto da Patrizio e hanno detto questo ci ha mandato a chiamare”.

Antonio: “Una settimana? E andavano loro Alessandro. Alessandro, successe anche il fatto di Agostino, è successo qualcosa ad Agostino o..? Ti sei scordato il fatto di Agostino? Ci ha detto che …incomp… È successo qualcosa ad Arturo? Non hanno detto nien- te… stammi a sentire, io vorrei andare a scannare adesso… adesso, ma quello ha fatto una mossa i telligente, il fatto di Agostino non gli ha detto niente perché sono quindici giorni, dice quando mai io non tengo niente a che vedere con quelli là. Quello lo butta, si passava per il c…o, quello nel dubbio lo butta, che poi che tengono da buttare là mannaggia”



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