Il clan Fabbrocino di San Giuseppe Vesuviano ha sempre avuto il controllo totale degli appalti nella cosiddetta zona Vesuviana Nord a partire da Poggiomarino fino ad Ottaviano con appoggi e “permessi” anche nei comuni di Somma Vesuviana e sant’Anastasia. Una ulteriore dimostrazione della sua capacità penetrativa nel tessuto imprenditoriale della zona lo si è avuto leggendo le pagine dell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere nelle scorse settimane ventini affiliati ai clan D’Avino e Anastasio.  Nell’ordinanza ci sono i racconti del pentito, Fabio Caruana, ex D’Avino e poi passato con i Sarno di Ponticelli. “Il boss degli Anastasio organizzò un incontro con il referente dei Fabbrocino a San Giuseppe, un certo Belardo, comandava lui. nell’incontro avremmo dovuto parlare dei lavori di ampliamento della superstrada 268 e precisamente per i lavori tra Sant’Anastasia e Cercola. Avrei dovuto interessarmi io dell’affare per non fare avere problemi alle ditte: ma l’estorsione a queste ditte era stata già chiusa da quelli di san Giuseppe e non volevano fare brutta figura a loro per questo dovevo chiedere a quelli di Cercola di non disturbare le ditte”.
(nella foto il boss Mario Fabbrocino ‘o gravunaro)