Resta in carcere il giovane boss “idealista” Walter Mallo. Lo ha deciso ieri la decima sezione penale del tribunale del Riesame di Napoli e che ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata dai suoi avvocati Giovanni Lo Russo e Antonio Iavarone. Con lui restano in cella anche i suoi fedelissimi Paolo Russo e Vincenzo Danise arrestati il 5 maggio. L’inchiesta della Dda di Napoli, portata avanti dalla pm Enrica Parascandolo ha retto quindi alla difesa che aveva provato a dichiarare inutilizzabili le intercettazioni telefoniche che hanno inchiodato Mallo e i suoi. Il giovane si stava rendendo protagonista di una scalata nel mondo criminale napoletano partendo da Miano e dalla Don Guanella dichiarando guerra ai Lo Russo gli storici “capitoni” di Miano e ai Vastarella della Sanità . Il giovane boss utilizzava la sua bacheca facebook, poi chiusa dopo il suo arresto, per lanciare messaggi di morte ai nemici ma anche fare adepti con frasi ad effetto citando personaggi famosi della storia. Mallo si era reso protagonista di un cruento scontro armato che ha rischiato di lasciare sul selciato parecchi morti. Egli stesso era rimasto ferito nel corso di un agguato a Miano nella notte del 26 aprile scorso in cui rimase ferito di striscio all’avambraccio.