Maietta ucciso per una parentela con un boss del rione Traiano

Ivan Maietta, non era organico ai clan della camorra era uno cosidetto “border line” , aveva un precedente risalente nel 2008 per droga poi piccoli reati. Maietta, il 36enne di via Cintia a Fuorigrotta sarebbe stato ucciso per una parentela con i  Petrone del rione Traiano in cui milita il ras emergente soprannominato “’o nano ’e Straccetta”, legati a loro volta con i Soraniello di Soccavo. Il provetto cuoco di Fuorigrotta, a cui i suoi amici sulla pagina facebook hanno tributato centinaia di commoventi ricordi, l’altra sera probabilmente aveva appuntamento con qualcuno che conosceva e di cui si fidava. Era fermo vicino alla sua auto ad aspettare quando sono arrivati i killer che gli hanno esploso contro i colpi mortali. E ora i carabinieri che stanno conducendo le indagini sperano di individuare qualche indizio importante utile alle indagini attraverso il suo cellulare. spulciando tra le telefonate e gli sms per capire se qualcuno e chi gli avesse dato appuntamento attirandolo nella trappola. La sua uccisione sarebbe la risposta dei Vigilia (contrapposti alla nuova alleanza di camorra dell’area Flegrea e di Napoli Ovest composta dai Sorianiello-Lago-Romano-Giannelli e i gruppi del rione Traiano) all’omicidio di Stefano Adamo avvenuto l’11 maggio scorso a Soccavo. L’attenzione degli investigatori nella zona è altissima visto che sono saltati i vecchi equilibri di camorra e la faida per il controllo delle estorsioni e delle piazze dello spaccio nella zona è arrivata a un punto di non ritorno. In ballo ci sono anche i proventi milionari della riqualificazione di Bagnoli e Fuorigrotta. L’attenzione dei clan  sugli appalti è elevata ma anche quella dello Stato.

 


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