Napoli. Una donna muore per un aneurisma all’aorta addominale perchè all’ospedale San Giovanni Bosco manca l’angiotac. E’ morta dopo un’ora al Pronto soccorso dell’ospedale napoletano senza che potessero farle la diagnosi che le avrebbe salvato la vita. La 53enne è arrivata lunediÌ€ sera al pronto soccorso del San Giovanni Bosco con un aneurisma all’aorta addominale e trasferita d’urgenza al reparto di Radiologia, ma non c’eÌ€ stato nulla da fare. La situazione della donna era giaÌ€ critica, ma la carenza di macchinari adeguati non ha aiutato i medici ad intervenire al meglio. In assenza di un angiografo in grado di effettuare il contrasto non si eÌ€ potuto capire qual era il vaso sanguigno che perdeva. Con gli strumenti a disposizione eÌ€ stato possibile effettuare solo una Eco, che peroÌ€ non era sufficiente. Con la morte della donna si ripropone l’emergenza ‘uomini e mezzi’ nell’ospedale napoletano. Le difficoltaÌ€ della Radiologia vanno avanti giaÌ€ da diverso tempo. Dall’inizio del mese, inoltre, ben 6 infermieri di turno sono stati trasferiti: 2 al Loreto Mare, 2 a Medicina al San Giovanni, uno a Cardiologia e uno al Blocco Operatorio. E la carenza di personale pesa, purtroppo, sui servizi e la vita dei pazienti. La carenza di personale e di strutture diagnostiche ha causato diasagi anche ad un 60enne napoletano arrivato al San Giovanni Bosco con un’emorragia cerebrale massiva e in coma costretto, proprio per la mancanza di strumentazione, ad essere sballottato da un ospedale all’altro. L’uomo arriva in ospedale in condizioni giaÌ€ gravi e viene inviato subito in Radiologia per la Tac, che gli viene eseguita. Ma, mancando un angiografo disponibile in Neuroradiologia, non eÌ€ possibile fargli l’angiotac. Quindi viene messo in ambulanza e trasportato al Loreto Mare. Dopo l’esame è stato riportato al San Giovanni dove è stato ricoverato in Rianimazione.