Niente sconti per i boss di Barra e Ponticelli: chiesti 30 anni di carcere

Niente sconti di pena per i boss di Barra e Ponticelli. Andrea Andolfi ‘o minorenne, Luigi Cuccaro, fratello del boss Angelo, i fratelli Ciro e Pasquale Aprea e Antonio Acanfora sono a processo i primi due per l’omicidio di Ciro Veneruso cassiere del clan Cuccaro ucciso per una decisione interna allo stesso clan il 26 luglio del 1995. Gli altri tre invece risposndono dell’omicidio di Ciro Porro ucciso il 19 agosto del 1996. Il Procuratore generale della Corte d’Assise d’Appello di Napoli ha invocato per tutti 30 anni di carcere una riduzione matematica rispetto all’ergastolo di primo grado perché c’è stata la prescrizione sull’uso delle armi essendo i delitti contestati datati 1996. Non è bastata quindi per i cinque imputati l’ammissione di colpa avvenuta in aula per una riduzione importante della pena. Si è solo passati dall’ergastolo ai 30 anni di carcere. I due omicidi sono stati raccontati nei particolari dai pentiti delle due cosche e nello specifico Gaetano Cervone (per il quale sono stati chiesti 14 anni di carcere) e Massimo Alberto e Giuseppe Manco (per i quali sono stati chiesti 10 anni a testa).

(nella foto di copertina il boss Luigi Cuccaro)


Articolo precedenteVentitrè anni di carcere alla banda che da Barra faceva rapine in provincia di Salerno
Articolo successivoFalso e peculato: sequestro da 3,5 mln a dirigenti e funzionari pubblici fra la Campania e Frosinone