Nove a processo per la morte del 15enne napoletano a Punta Licosa

Inizierà il prossimo 13 settembre a Vallo della Lucania il processo per la morte di Carlo Fulvio Velardi, il 15enne napoletano, studente del Genovesi, deceduto la sera del 26 luglio 2011 a Punta Licosa  nel Cilento a causa del cedimento di una staccionata in legno. Il gup del tribunale vallese, Valeria Campanile, ha accolto, infatti, la richiesta di rinvio a giudizio, formulata dal procuratore capo di Vallo e titolare dell’indagine Giancarlo Grippo, nei confronti dei nove indagati. Si tratta del principe Angelo Granito di Belmonte, proprietario della strada ove si verificò la tragedia; Francesco Lo Schiavo, Anita Cataldo ed Adelio Nicoletta, responsabili in diversi periodi dell’Ufficio Manutenzione del comune di Castellabate; Gerardo Comunale, responsabile della polizia municipale di Castellabate; Roberto Avella, quale responsabile del servizio tecnico della comunità montana Alento Monte Stella; Nicola Romito, Domenico Manente, Costabile Franciulli, i tre dipendenti della comunità montana che istallarono la staccionata. I nove sono imputati, in concorso di cause, per omicidio colposo.La famiglia del 15enne, difesa dall’avvocato Annalisa Senese, è stata, invece, ammessa al dibattimento quale parte civile. Il quindicenne napoletano morì la sera del 26 luglio 2011. Poco più che adolescente, Carlo, precipitò sugli scogli, a causa del cedimento di una staccionata posta sul ciglio della sovrastante strada di proprietà privata e aperta all’uso pubblico, e morì sul colpo. La struttura in legno, ch’era in pessimo stato di manutenzione, cedette subito all’appoggio del minore.

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