Pomodoro San Marzano dop: nasce il primo campo vetrina nell’area nolana

Il pomodoro San Marzano dop in mostra nel primo ‘campo vetrina’ dell’area Nolana, ottomila metri quadrati dove saranno seminate piantine rigorosamente selezionate da esperti agronomi, e coltivati da giovani agricoltori, che serviranno per menù tipici, per il rilancio dell’agricoltura, per promuovere progetti di imprenditoria giovanile, e sostenere la solidarietà. Nel campo vetrina realizzato in un’area della provincia di Napoli, sarà possibile assistere ad ogni fase di crescita del cosiddetto ‘oro rosso’ ed oltre al San Marzano sono state messe a dimora anche altre due varietà di pomodoro, il giallo di Visciano e il pomodorino del piennolo rosso recuperato, sempre nel piccolo centro collinare, all’interno dell’Eremo dei Camaldoli. Il primo campo vetrina del Nolano rappresenta,infatti, l’epicentro di un’operazione di rilancio sostenuta dall’Agenzia Area Nolana attraverso un patto sottoscritto il 27 gennaio scorso con i sindaci dei Comuni azionisti della società pubblica, in primis quelli ricompresi nell’area Dop del disciplinare di produzione del San Marzano: Nola, Marigliano,Camposano, Palma Campania, Cicciano, Cimitile, San Vitaliano, Scisciano, Mariglianella e Roccarainola, comune quest’ultimo che, pur non facendo parte della zona in cui si coltiva il pomodoro che una volta lavorato potrà fregiarsi della denominazione di origine protetta, accoglie un importante polo della ristorazione. La valorizzazione del prodotto prevede, infatti, anche l’inserimento di una ricetta a base di San Marzano nei menu dei locali dell’hinterland, che ha portato alla sottoscrizione del patto anche da parte di chef e ristoratori. Nel campo vetrina si accenderanno, dunque, i riflettori dello sviluppo ma anche quelli della solidarietà, con un orto sociale curato direttamente da associazioni del terzo settore.”Grazie ai sindaci che ci hanno creduto- ha sottolineato Giovanni Trinchese, amministratore unico dell’Agenzia di sviluppo dei Comuni dell’area nolana -i giovani hanno ripiantato le nostre radici scommettendo sul potenziale offerto da prodotti unici al mondo.La speranza è che le nuove generazioni raccoglieranno il testimone, investendo nelle proprie straordinarie risorse e su quelle offerte dal territorio in cui vivono”.


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