Si ai domiciliari per Cosentino ma resta in cella per altri reati

Sì ai domiciliari fuori dalla Regione Campania per Nicola Cosentino. Lo ha deciso il collegio del tribunale di Napoli Nord, davanti al quale pende il giudizio ordinario per la corruzione di un agente della polizia penitenziaria, per l’ex sottosegretario  che però resterà in cella – è detenuto a Terni – in virtù della decisione presa nell’aprile scorso da un altro collegio giudicante, quello del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) dove è in corso il processo cosiddetto “Carburanti”, che vede imputato Cosentino per estorsione e illecita concorrenza con l’aggravante mafiosa. I magistrati respinsero la richiesta di sostituzione della misura cautelare in carcere con gli arresti domiciliari avanzata dai legali Stefano Montone e Agostino De Caro, neutralizzando di fatto le pronunce favorevoli a Cosentino emesse in precedenza da altri due collegi dello stesso tribunale di Santa Maria, tra cui quello in cui l’ex politico è imputato per concorso esterno in associazione camorristica (processo “Eco4”).


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