Si è scatenata la bufera su Castellammare in vista del bollottaggio tra dieci giorni tra il candidato sindaco del centrosinistra, avvocato Antonio Pannullo, e quello del centro destra Gaetano cCimmino dopo la diffusione del servizio televisivo del La7 sui voti comprati. L’avvocato hanno annunciato che presenterà un esposto in Procura e chiede alle forze dell’ordine di vigilare cn la massima attenzione sulle operazioni del 20 giugno. Il secondo dice di aver già inoltrato un dossier in Procura a Torre Annunziata e annuncia un incontro in Prefettura. “Il mercato del voto è peggio del mercato ortofrutticolo, per comprare un voto bastano anche i buoni pasto da 7 euro». Questa la testimonianza- choc di uno stabiese resa alle telecamere di “Tagadà”, programma televisivo di La7. Poi a continuato a spiegare: “Ho dovuto scattare una fotografia con il mio voto assegnato a chi di dovere, fuori dal seggio ho fatto vedere la foto e mi hanno dato 50 euro. Mi hanno detto che se portavo a votare anche altra gente avrei guadagnato 20 euro a persona, 30 euro superato un certo numero. Ne ho portate 60-70 e ho guadagnato 1500-2000 euro.A me un voto più o meno non mi cambia nulla, c’ho guadagnato, che me ne frega”. La bufera elettorale è appena agli inizi e anche quella giudiziaria con l’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Torre Annunziata e i cui risvolti probabilmente arriveranno dopo il voto del 20 giugno.
