Gli investigatori sono convinti che quello di stanotte è un attacco violentissimo sferrato nei confronti del clan di Alessandro Giannelli. Prima l’omicidio del parcheggiatore abusivo Gaetano Arrigo, arrestato nell’ottobre del 2012 con il vertice del clan per una serie di estorsioni compiute nella zona di Fuorigrotta e Cavalleggeri d’Aosta, poi gli spari contro il bar gestito dal padre in quella stessa strada. Non ci sono dubbi che gli episodi siano collegati e si sta cercando di capire se ci sia un collegamento anche con il ferimento del 16enne colpito, a suo dire, con il calcio di una pistola in testa mentre si trovava in via Luigi Rizzo che è a un tiro di schioppo da Cavalleggeri. Si stanno passando al setaccio le telecamere pubbliche e private nella zona per fare luce sui due espisodi e si sta scandagliando la vita e le frequentatzione del minorenne. Un fatto comunque è certo il boss emergente Alessadnro Giannelli è sotto attacco, nonostante abbia stretto un patto di ferro con le cosche di Socccavo, Pianura e del Rione Traiano per creare una solida alleanza criminale in vista dei milioni di euro di appalti pubblici in arrivo per Bagnoli, Fuorigrotta e la zona occidentale. Da quando è stato arrestato nel febbario scorso il boss Giannelli ha subìto una serie di attacchi soprattutto dal suo interno perchè alcuni suoi fedelissimi si sono rivoltati e reclamano più spazio. Non va dimenticato l’attentato in cui rimase ferito il mese scorso il figlio minorenne. Poi una serie di “stese” contro uomini a lui vicini nella zona di Bagnoli e Cavalleggeri e stanotte un nuovo attentato contro il bar del padre e l’uccisione di uno che era stato un suo affiliato, come Gaetano Arrigo. Ma è probabile che dietro questo due ultimi episodi ci sia la regia dei figli del boss Mimì D’Ausilio ‘o sfregiato. Felice è ricercato in tutta Italia dopo essersi reso uccel di bosco il mese scorso dopo un permesso premio per venire a Napoli per cure mediche dal carcere di Nuchis in Sardegna. L’altro fratello Antonio è uscito qualche mese fa dal carcere. E’ probabile che attorno ai due si sia riformato il vecchio clan e che molti abbiano abbandonato Giannelli per passare di nuovo con i D’ausilio. Di qui la faida e lo contro in atto nella zona.
(nella foto il luogo dell’agguato e nel riquadro la vittima Gaetano Arrigo)