“Potevo fare una lista civica, potevo farlo all’Augusteo dove ho fatto la più bella manifestazione della campagna elettorale, l’unica senza un pulmino, neanche quelli scolastici. Non l’ho voluto fare”. Così Antonio Bassolino, commentando i risultati delle amministrative a Napoli. “Renzi aveva detto ‘spero che nessuno scappi con il pallone’. Non sono scappato – spiega Bassolino – per rispetto della mia storia e perché il pallone era stato già messo nella nostra rete con un terribile autogol. Anche volendo non potevo prenderlo, il danno era già stato fatto. Il risultato del Pd e della coalizione a Napoli è pesantemente negativo, peggio non si poteva fare. Lo ha detto Renzi e io condivido. Si è trattato di disastro annunciato, si è perso ma non solo: si è perso senza neppure combattere. Era annunciato e non ci voleva la zingara – spiega Bassolino – i dati erano evidenti. Le cose sono state dette prima per amore della politica e per il Pd e per dire fino alla fine: attenzione, si sta sul ciglio del burrone. E’ vero, come dice Matteo Renzi, che alle amministrative si è votato per i sindaci e non per il governo, “ma se si vota per grandi città come Napoli, Milano, Torino e Bologna si vota per il Paese, perché le grandi città ne sono l’ossatura. E’ stato fatto commettere a Renzi un serio errore, si è messo sulle sue spalle responsabilità non giuste. Renzi ha avuto cattivi consiglieri”. “Altra cosa è un gruppo dirigente che sa discutere e prendersi le sue responsabilità ”, ha aggiunto Bassolino. “Per il ballottaggio attendo l’opinione del Pd provinciale, regionale e nazionale. Io sono un militante e un iscritto, attendo la volontà politica del Pd.Le cause della sconfitta sono diverse:ci sono stati cinque anni di non opposizione, una difficoltà nel coinvolgere tutti nei rapporti con la società civile, da un anno prima si potevano cercare in città figure anche esterne al Pd. Qualcuno poteva avere piacere a fare il sindaco emerito. C’è stata una difficoltà a muoversi in modo limpido, invece che in subcorrenti in cui difficile orientarsi. Poi ha pesato quello che è successo durante le primarie e dopo. Mi ha colpito quando sono stato a Milano, il barista, ma pure il tassista, il custode del museo mi hanno detto: ‘Ma poi quelli dei soldi li hanno pure candidati?'”.”Ora è diventato di moda criticare l’alleanza. Sono io che ho sollevato il tema che ora dico non si esageri, il risultato non dipende solo da Ala. E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma il contributo del Pd è stato immenso”. Così Antonio Bassolino nella conferenza convocata nella sede della sua fondazione Sudd, dopo la debacle del Pd partenopeo. “Certo, Ala ci ha messo un pezzetto suo – ha aggiunto – Ala ha fatto Ala, ma il Pd non ha fatto il Pd” “Leggo che non abbiamo spiegato l’alleanza ma è una vecchia storia della politica”, ha continuato Bassolino. “Quando cose andavano male non era mai sbagliata la linea politica, non l’avevamo spiegata bene. Invece anche stavolta il problema più serio che abbiamo avuto a Napoli è stata la mancanza di politica. Anche l’alleanza con Ala è dovuta alla mancanza di politica, non serviva né a noi né a loro l’alleanza e ancora oggi sono sconosciuti il padre e la madre di questa alleanza”.