“Sono innocente, non avrei mai potuto farle da male, per come era come se fosse una sorella”. Lo ha detto il giovane di 21 anni indagato per la morte della bimba di dieci anni a San Salvatore Telesino (Benevento), alla presenza del suo avvocato difensore, Giuseppe Maturo.  Restano sotto sequestro l’auto e l’abitazione del 21enne rumeno indagato dalla Procura di Benevento per omicidio e violenza sessuale nell’inchiesta sulla morte di Maria Ungureanu, la bambina di 10 anni trovata morta domenica sera nella piscina di un centro ricevimenti a San Salvatore Telesino, piccolo comune in provincia di Benevento. Il 21enne è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Benevento per un atto dovuto, per avere cioè la possibilità di nominare un perito di fiducia in vista dell’autopsia sul corpo della piccola. Proprio l’esame autoptico ha svelato che la bambina è stata violentata: ancora da definire a quando risale la violenza sessuale, mentre è certo che la piccola era ancora viva quando è finita nell’acqua della piscina del centro ricevimenti in quel momento chiuso; i medici legali Monica Fonzo e Claudio Buccelli hanno infatti rilevato la presenza di liquido nei polmoni. Il 21enne, operaio di nazionalità rumena come i genitori della piccola Maria, è stato ascoltato a lungo ieri sera dagli investigatori che non hanno eseguito alcun provvedimento nei suoi confronti fino all’iscrizione nel registro degli indagati, oggi pomeriggio. L’auto, una Volkswagen blu che sarebbe stata vista nei pressi della chiesa del paese, e l’abitazione del giovane, sono stati invece posti sotto sequestro. Fascio di fiori bianchi, lumini accesi e bigliettini con brevi frasi sono stati deposti davanti al casale dove si trova la piscina nella quale è stata trovata morta Maria Ungureanu, la bambina di dieci anni per il cui decesso un giovane rumeno di 21 anni è indagato per omicidio e violenza sessuale. “Ti vogliamo bene, Maria”; “Rimarrai per sempre nei nostri cuori” sono alcune delle frasi scritte sui bigliettini che, insieme a fiori e lumini, sono stati raccolti davanti al cancello del casale, posto sotto sequestro dai Carabinieri che indagano sulla morte della piccola.