Castellammare, il killer pentito Cavaliere: “Chiedo il perdono della famiglia Tommasino e di tutti quelli che ho fatto piangere”

Ha chiesto il perdono il killer del consigliere comunale del Pd di Castellammare di Stabia, Gino Tommasino ucciso davanti agli occhi del figlio il pomeriggio del 3 febbraio del 2009. Lo affatto oggi collegato in video conferenza dalla località protetta davanti ai giudici della Corte di appello dove si sta celebrando il processo bis. Ha spiegato Renato Cavaliere “Chiedo perdono ai familiari di Gino Tommasino e a quelli di tutte le vittime che ho fatto piangere.Ero il reggente del clan. Avevo carta bianca dal boss Vincenzo D’Alessandro per eliminare le persone che intralciavano i nostri interessi, come Gino Tommasino Ho vissuto una vita sbagliata- ha detto ancora Cavaliere- Abbiamo fatto cose, fanno cose e faranno cose che neanche gli animali. Gino Tommasino- ha aggiunto- è stato ucciso perché dava fastidio agli interessi del clan”.Il processo non vedrà nuove testimonianze e un nuovo dibattimento, come deciso dalla corte d’appello. Così, il procuratore generale ha chiesto la condanna a 30 anni per Cavaliere e la conferma dell’ergastolo per l’altro imputato, il giovane killer Catello Romano. Per entrambi, in secondo grado era arrivato l’ergastolo, ma il processo è tornato in appello dopo l’annullamento parziale della Cassazione che aveva reso nulla l’aggravante mafiosa. Già condannati in via definitiva gli altri due killer, Salvatore Belviso e Raffaele Polito, oggi entrambi pentiti. La nuova sentenza è attesa in serata.

 


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