Chiesti 76 anni di carcere per la banda di Barra-San Giovanni che assaltava gli uffici postali con la lancia termica

Condanne complessive per 76 anni di carcere sono stati chiesti dal pm Stella Castaldi della Procura di Napoli nel processo con il rito abbreviato a carico degli imputati della gang di Barra e San Giovanni a Teduccio che assaltava gli uffici postali in tutta Italia. Nel novembre scorso la banda fu sgominata da un blitz che portò in carcere 26 persone, alcune delle quali ai domiciliari. La banda non utilizzava armi e attraverso l’uso della lancia termica bucava le pareti perimetrali delle poste e poi le casseforti. Ai furti negli uffici postali i ladri professionisti,  alternavano anche colpi contro camion e ditte di costruzioni, questi ultimi necessari a procurarsi l’attrezzatura per le attività principali. L’indagine era partita dopo un clamoroso colpo da 105mila euro nell’ufficio postale di Cesano Maderno nella provincia di Monza-Brianza. Dalle indagini è emerso che in tutta Italia la banda aveva messo a segno ben 26 colpi.A capo dell’organizzazione c’erano Giacomo Alberto, 27 anni, nipote omonimo del boss di Barra morto in carcere qualche anno fa e Michele Carrotta di 36 anni. per i due il pm ha chiesto 8 anni di carcere. sei anni invece per i componenti della banda che si sono succeduti nei vari colpi: Antonio Zinno, Mario Paudice, Raffaele Di Matteo, Giuseppe D’Andrea, Vincenzo Sabataccio, Ciro Correale, Salvatore Varlese, Giuseppe Carcarino, Giovanni Pagano e Pasquale Matarazzo.


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