“Chiusa” da Google: la storica pizzeria Brandi chiede i danni

Noiconsumatori.it contro Google. Il colosso di Mountain View sarà citato in giudizio dall’avvocato Angelo Pisani, fondatore di noiconsumatori.it, per i gravi danni d’immagine e patrimoniali causati ad uno dei simboli di Napoli nel mondo, la storica Pizzeria Brandi, ‘definitivamente chiusa’ su internet secondo il famoso motore di ricerca. E’ quanto si legge in una nota dell’associazione. Ad aprile scorso il titolare della antica Pizzeria Brandi è stato contattato da alcuni albergatori e clienti che gli hanno chiesto quale fosse la causa della ‘improvvisa chiusura definitiva’ dello storico esercizio commerciale. Il titolare, che ovviamente non aveva mai chiuso, ha così appreso che da qualche tempo su Google la Pizzeria Brandi risultava ‘chiusa definitivamente’. Tanto che tutti gli utenti del principale motore di ricerca sul web, cercando l’indirizzo della pizzeria, comprese informazioni, indicazioni stradali, venivano raggiunti dalla falsa notizia della chiusura e ovviamente spargevano tale voce con relativi commenti e considerazioni. Una situazione “gravissima – si legge – durata almeno dal 25 aprile fino al 5 maggio quando, dopo i numerosi reclami dei gestori, l’errata informazione è stata finalmente cancellata mentre ora resta da spiegare al pubblico la falsa notizia, sfruttata ad arte anche dalla concorrenza.”Quanto accaduto alla Pizzeria Brandi – tuona Angelo Pisani, che dopo aver ottenuto la cancellazione della falsa e pregiudizievole notizia sta approfondendo la vicenda per l’accertamento ed il risarcimento milionario di tutti i danni causati al marchio pizzeria Brandi, con sede anche a Dubay e prossimo sviluppo in America – inconvenienti purtroppo non nuovi e pregiudizi causa di gravi danni all’immagine nell’era informatica. Non è certo la prima volta già altri casi di pregiudizi e danni alla reputazione di persone o marchi per diffamazione o errori e tardiva cancellazione di motori di ricerca si sono verificati ed oggi è più difficile e gravoso riparare a tali situazioni che si propagano come un maremoto. Ed anche stavolta i signori di Mountain View dovranno spiegare come sia stato possibile e provvedere al risarcimento fino a ripristinare e sanare i danni all’immagine causato al marchi Brandi”, aggiunge Pisani, che annuncia l’azione legale contro il colosso, a tutela della web reputation del marchio Pizzeria Brandi e chiede anche al legislatore di pensare ad una nuova normativa a tutela delle persone che per errore o altro nel veloce mondo di internet possono essere spazzati via e distrutti senza un’idonea difesa e cautele. “Già al tempo degli elenchi telefonici – dice ancora l’avvocato Pisani – gli effetti negativi e pregiudizievoli di simili errori, che non avevano la portata del web e di internet, sono stati più volte riconosciuti e quantificati in tribunale dai giudici, che hanno assegnato risarcimenti a diverse ‘vittime’ e punito i responsabili ma ora la diffamazione su internet è un grave e urgente problema da risolvere per il bene delle persone e aziende denunciano da Noiconsumatori.it. E’ evidente – conclude Pisani – che se parliamo di web, con milioni e milioni di utenti ogni giorno da tutte le parti del mondo, i danni per le parti offese o pregiudicate diventano incalcolabili. In questo caso può essere considerata simbolica una somma da un milione di euro, ed è quanto chiederemo a Google in nome e per conto di uno storico emblema di Napoli qual è l’antica Pizzeria Brandi improvvisamente dato per ‘morto’ e addirittura definitivamente con gravissimi danni all’immagine oltre che patrimoniali anche a vantaggio della concorrenza”. Quella di Brandi contro Google, fa sapere Pisani, è la prima richiesta risarcitoria milionaria della nota pizzeria napoletana contro Google per cancellazione dal web dove risultava per settimane definitivamente chiusa nel mondo prima dell’azione legale.

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