Condannato a 30 anni di carcere Nicola Torino, figlio del vecchio boss pentito della Sanità. Salvatore ‘o gassusaro

Si è salvato dall’ergastolo Nicola Torino, il figlio del vecchio boss della Sanità, Salvatore ‘o gassusaro che è pentito da tempo. Solo trenta anni di carcere in continuazione della pena per quattro omicidi. Così ha deciso la Corte di Assise d’Appello di Napoli che ha accolto la richiesta dei suoi difensori. Gli omicidi contestati sono quelli della cruenta faida di fine anni Novanta e quella successiva contro i Misso degli inizi del Duemila che lasciò sul selciato decine di vittime. Gli omicidi contestati a Nicola Torino sono quelli di Mariano Sposato avvenuto in via San Gennaro dei Poveri il 23 gennaio del 2003. All’epoca il gruppo Misso e Torino erano uniti nella guerra contro i Tolomelli di cui faceva parte Sposato. Il pregiudicato tra l’altro era entrato in contrasto anche con i Sequino e fu  invitato a lasciare il quartiere. Non obbedì e fu ucciso.. Gli altri tre omicidi sono quelli di Antonio Ranieri “Polifemo” vecchio boss dei Quartieri Spagnoli e reggente di Sant’Anna di Palazzo per conto dei Mariano ucciso alla fine del 1999 dopo aver scontato 11 anni di carcere, Vincenzo Murolo, capozona dei Licciardi nella zona dei Colli Aminei ucciso nello stesso mese di ottobre del 1999 e quello di Giuseppe Perinelli ucciso il 27 giugno del 2003. L’uomo era rimasto legato ai Misso che nel frattempo erano entrati in contrasto con i Torino che decisero la sua eliminazione. Nicola Torino fu arrestato nell’agosto del 2006  mentre trascorreva la latitanza da turista in un villaggio a 5 stelle in Calabria con la famiglia e alcuni amici. Era sfuggito al blitz del marzo precedente in cui furono arrestate 11 persone del gruppo degli “scissioniosti” dei Misso tra cui il padre Salvatore che anche se convalescente si lanciò dal balcone del secondo piano per sfuggire alla cattura. Si Fratturò la gamba già malconcia ma dopo il ricovero in ospedale fu portato in carcere. e dopo un po di tempo decise di pentirsi.


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