Otto anni di carcere per disastro ferroviario, omicidio plurimo, lesioni multiple. È la condanna chiesta dalla pm Valentina Rametta della procura di Napoli nei confronti di Giancarlo Naso, il macchinista della Circumvesuviana alla guida del treno che il 6 agosto 2010, mentre era diretto alla stazione del Centro direzionale, deragliò nei pressi della curva del Pascone, provocando due morti e 58 feriti. E’ lui l’unico imputato di quella tragedia. Stava conducendo il MetroStar, il treno di ultima generazione che quella mattina, improvvisamente, uscì dalle rotaie lungo un tratto di ferrovia che – si sarebbe saputo proprio nel corso del processo – era stato segnalato come rischioso. Il 6 luglio toccherà alla difesa, poi arriverà la sentenza. L’incidente avvenne la mattina del 6 agosto 2010 e provocò la morte di Giuseppe Marotta, 71 anni, deceduto in ospedale poche ore dopo l’impatto e Giorgio Cautiero, 47 anni, finito quattro giorni dopo. Altri 58 passeggeri rimasero feriti.