Partirà il 27 giugno prossimo il processo a carico della banda di rapinatori napoletani che il 7 ottobre scorso rapinarono al corso Resina di Ercolano all’interno di un parcheggio il gioielliere Giuseppe Castaldo che reagì sparando con la sua pistola regolarmente detenuta e ne uccise due, Luigi Tedeschi, 53 anni di Secondigliano e Bruno Petrone, di 51 anni del rione Sanità. Alla sbarra ci saranno i quattro complici Salvatore Esposito, Antonio Corvo, Addolorata Esposito e Ernesto Labagnara. Saranno processati con il rito abbreviato. per ottenere lo sconto di pena previsto.
Si costituirà parte civile nel procedimento il gioielliere ercolanese Giuseppe Castaldo, al quale fu puntata contro un’arma, risultata una pistola giocattolo caricata a salve e priva di tappo rosso. L’uomo prima consegnò 5mila euro prelevati poco prima in banca, poi estrasse la sua Beretta regolarmente detenuta e sparò diversi colpi calibro 9×21, uccidendo sul colpo Petrone, residente a Secondigliano e Tedeschi, residente alla Sanità. Il commerciante di preziosi iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa,e per lui non è stato ancora disposto il rinvio a giudizio.
La rapina finita nel sangue fu studiata nei minimi dettagli: Antonio Corvo fungeva da“specchiettista” all’interno della banca e fu lui che individuò la vittima a cui rapinare un’ingente somma di denaro appena prelevata, appunto 5mila euro. Addolarata Esposito accompagnò Bruno Petrone (uno dei rapinatori uccisi) sul posto e prese parte alla riunione organizzativa, insieme a Luigi Tedeschi -altro bandito mort , mentre Ernesto Labagnara prese parte alla fase organizzativa della rapina. A fungere da «palo mobile», spostandosi ad una moto fu Salvatore Esposito,inoltre egli avrebbe accompagnato Antonio Corvo nei pressi dell’istituto di credito dove Castaldo stava prelevando i soldi.
I quattro complici dei rapinatori uccisi furono individuati grazie alle immagini della video sorveglianza della banca e dei quelle pubbliche e private poste lungo la zona dove avvenne la rapina. Poi grazie all’esame dei tabulati telefonici dei rapinatori uccisi e alle intercettazioni telefoniche si riuscì a chiudere il cerchio attorno al resto della banda.
(nella foto da sinistra i due rapinatori uccisi Bruno Petrone e Luigi tedeschi)
(fonte Il Roma)