Solo venti anni di carcere per i killer della “Paranza dei Bimbi” di Forcella, Giovanni Cerbone, Vincenzo Costagliola. E’ una parte della sentenza emessa ieri dal gip Nicola Quatrano che fa discutere avendo concesso le attenuanti generiche. Entrambi gli omicidi sono stati commessi nello spirito di estaltazione del clan, uno addirittura per gioco, per provare una pistola. Entrambi i morti sono vittime innocenti di quella follia collettiva che aveva pervaso “la Paranza dei bimbi” e che li faceva sentire onnipotenti e padroni delle vite umane. Vincenzo Costagliola istigò il minorenne che uccise il giovane Maurizio Lutricuso, 24 anni, di Pozzuoli perché si era rifiuttato di dare una sigaretta nella discoteca a un componete della banda la sera del 10 febbraio del 2014. Il secondo è Tahar Manai cittadino del Bangladesh che aveva 46 anni, che lavorava in città da diversi anni con moglie e due figli a Napoli ucciso per provare la pistola da Giovanni Cerbone. Le intercettazioni telefoniche sui due omicidi fanno capire di cosa stiamo parlando.
“L’ho sciattato, l’ho ucciso, dici la verità Giuliano, ti è piaciuto? Sette botte. Ma davvero stai facendo? Quello è venuto sotto a me , ha chiavato un pacchero, è partito direttamente con il pacchero è partito. Gugliè, l’ho sfondato, trasc, bunget, poi mi ha pigliato il compagno e mi ha alzato per aria”. Cosi il killer parlava con il suo sodale ignorando di essere intercettato. Il finale si commenta da solo: “Ma che me ne fotte di questa storia, odiniamo due saltimbocca…” . Il cittadino del Bangladesh Tahar Manai fu ucciso il 13 luglio del 2013 per gioco per provare una pistola calibro 7,65 che doveva essere usata per compiere un omicidio importante: “Mentre stavamo salendo Sant’Agostino io e Toni, dissi spariamo in aria…chiavai una botta in petto a un nero…il nero cadde a 20 metri, sul volto santo..”.
(nella foto la vittima innocente della paranza dei bimbi, maurizio lutricuso)