La rissa nel carcere di Nisida scatenata dai baby boss della “Paranza dei bimbi”

Sono stati i baby boss della “Paranza dei Bimbi” di Forcella a scatenare la rissa nel carcere di minorile di Nisida ieri pomeriggio che si è conclusa con il ferimento e il ricovero in ospedale di tre agenti pentitenziari intervenuti per sedare lo scontro. La classica richiesta di chiarimenti e di rispetto dopo una partita di calcio e poi le botte. “Questa è sicuramente una vicenda che nessuno di noi intende sottovalutare. Tuttavia mi sento di dire che sulle tematiche e sulla legislazione legate alla detenzione dei minori non dobbiamo arretrare, perché se lo facessimo sarebbe un errore grave. Per Nisida, che resta un modello, come per gli altri istituti di pena minorili nei quali si offrono tante opportunità di effettivo recupero”, ha raccontato a Il Mattino Francesco Cascini, capo dipartimento della Giustizia minorile del Ministero di Giustizia. Che ha aggiunto: “Il problema non sono i maggiorenni. Voglio dire che sappiamo benissimo che certe dinamiche interne non vanno sottovalutate. Dopodiché mi chiedo: sarebbe forse più giusto che questi ragazzi li tenessimo rinchiusi, isolati? O, piuttosto, è giusto puntare sul concetto di socializzazione? Io dico che bisogna provare a scommettere sul loro recupero.. Nisida resta un modello? Nisida offre tante opportunità. E non vorrei che simili, singoli episodi, possano portare a una regressione di quanto di buono fino a oggi siamo riusciti a realizzare”.


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