Maglie azzurre, applausi e cori da stadio. Tutti in piazza, a Scampia, in occasione del secondo anniversario della morte di Ciro Esposito e tutti con le lacrime agli occhi. La deposizione della targa nella piazza Giovanni XXIII ha aperto la giornata, organizzata dall’associazione “Ciro Vive Onlus” in collaborazione con il Comune di Napoli, a cui hanno partecipato amici, conoscenti e rappresentanti di altre tifoserie, come quelle dell’Ancona, del Genoa, della Lazio, della Roma e del Venezia.
Al centro del piazzale, la copia della targa commemorativa dei fatti avvenuti il 3 Maggio del 2014 – vandalizzata nelle scorse settimane a Roma – è stata accolta dai ragazzi con commozione e soddisfazione. La commemorazione poi, è proseguita all’interno dell’auditorium dell’istituto comprensivo Levi-Alpi, con gli interventi degli ospiti presenti e del sindaco Luigi de Magistris.”Ricordiamo oggi Ciro Esposito e lanciamo due iniziative dedicate alla sua memoria. Ci sarà un premio alla migliore tifoseria del prossimo campionato di calcio e poi, come mio primo atto dopo la proclamazione di lunedì, intitoleremo a lui il parco pubblico di Scampia”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, alla celebrazione del secondo anniversario della morte di Ciro Esposito, il tifoso deceduto dopo una lunga agonia in ospedale dopo le ferite di arma da fuoco subite prima della finale di Coppa Italia del 2014. “Di fronte alla tragedia – ha aggiunto de Magistris – potrebbe costruirsi la comunità della rabbia, invece la cosa più bella di questa giornata è ancora una volta la testimonianza della famiglia di Ciro, che ha saputo trasformare il dolore in amore e solidarietà. E questo emerge anche dalla presenza dei familiari di altre giovani vittime innocenti”. De Magistris ha parlato anche dei rapporti tra le tifoserie di Napoli e Roma: “Speriamo che si che si possa voltare pagina e che in ogni partita si possa vivere lo stadio senza preoccupazioni. Ma questo auspicio lo facciamo da troppo tempo, bisogna che tutti i protagonisti facciano qualcosa in più perché la situazione cambi”.