C’è la faida per il controllo della piazze di spaccio di Pianura dietro l’agguato di ieri pomeriggio in cui è rimasto ferito il pusher del clan Pesce-Foglia-Marfella, Giovanni Bellofiore. La polizia sta passando al setaccio le telecamere pubbliche e private poste lungo il possibile percorso fatto dai killer che hanno mancato in maniera clamorosa il loro bersaglio ieri pomeriggio.Giovanni Bellofiore infatti è stato infatti centrato da un proiettile al gluteo durante la fuga a piedi nonsotate la moto con i sicari in sella si fosse avvicinata e avrebbe cominciato a fare fuoco senza centrarlo. L’uomo a marzo scorso salvoÌ€ la vita al ras di Pianura, Vincenzo Foglia e al figlio Alfredo, dando l’allarme appena in tempo nel corso di un agguato in via Duca d’Aosta.Un gruppetto di persone tra cui Bellofiore si trovava nei pressi di un circolo riceativo quando arrivarono una moto e un furgone con uomini armati pronti a fare fuoco. Bellofiere si accorse in tempo e diede l’allarme. Ci fu un fuggi fuggi generale e il commando dovette desistere perché c’erano anche mamme con bambini in zona e si correva il rischio di uccidere persone innocenti. Bellofiore a gennaio era stato arrestato perché trovato in possesso di 35 dosi di marjiuana nascoste in un modellino di moto del figlio. L’agguato di domenica pomeriggio contro Bellofiore segna secondo gli investigatori la ripresa dello scontro a Pianura tra il gruppo del boss Pasquale Pesce a cui sono legati i Foglia e i Marfella e quello dei Romano con gli ex Lago e Mele suoi alleati.
(nella foto il luogo dell’agguato di domenica pomeriggio a Pianura e nel riquadro il ferito Giovanni Bellofiore)