Le piazze di spaccio all’interno del rione Conocal di Napoli erano aperte 24 ore al giorno e per gestirle si facevano dei turni. E’ quanto hanno accertato i carabinieri del comando provinciale di Napoli nel corso dell’ indagine, andata avanti per due anni, e che all’alba di oggi ha portato all’arresto di 89 persone. I carabinieri, coordinati dalla Dda di Napoli guidata dal procuratore Giovanni Colangelo, hanno verificato l’operatività di ben 11 piazze di spaccio di marijuana e cocaina. Un fiume di droga venduto al dettaglio. Un affare che come ha evidenziato dal comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli, generale Antonio De Vita, nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi in Procura, “è ancora il motore che continuare a muovere le mafie”. Lo spaccio delle sostanze stupefacenti, così si vede dalle immagini riprese da una telecamera piazzata dai militari, avveniva sotto gli occhi dei bambini che giocavano nel cortile del complesso residenziale. Il clan gestiva anche gli alloggi popolari: in alcuni casi sono state allontanate famiglie indesiderate, ovvero anche di collaboratori di giustizia, e assegnati a soggetti vicini all’organizzazione criminale. E’ quanto emerso dall’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli che ha portato all’arresto di 89 persone, di cui 14 ai domiciliari, accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, di associazione finalizzata al traffico di droga, di omicidio, di estorsione e porto abusivo di arma da fuoco. Per circa due anni i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno accertato quanto avveniva nel parco Conocal di via Sambuco, nella periferia orientale della città .