L’identificazione e l’arresto dell’incensurato Alessandro Dainello quale componente della banda dei “Barbudos”, ha aperto nuovi scenari investigativi alle forze delle ordine e ai magistratati che stanno indagando sulla faida di camorra iniziata lo scorso anno lungo l’asse Rione Sanità, don Guanella, Miano, Secondigliano. Il giovane incensurato era originario di Miano ed era uno dei fedelissimi di Antonio Genidoni. La sua voce e il suo nome, “Alessandro”, sono stati ascoltati decine e decine di volte dagli investigatori prima dell’arresto di Genidoni e dopo, avendo le registrazioni delle conversazioni della cimice piazzata con magistrale abilità dai detectives nella casa milanese dei figliastro del defunto boss Pierino Esposito. Il ragazzo sebbene incensurato faceva parte del gruppo “operativo” del clan e si era anche detto pronto “a fare qualche pezzo” ovvero a compiere qualche omicidio. Poi Genidoni optò per il parente Emanuele Esposito per compiere la strage delle Fontanelle. Ma in quell’agguato ebbe un ruolo anche Alessandro Dainello, quello di “specchietista” essendo lui un incensurato e quindi insospettabile. Per questo che si era rifugiato a Secondigliano a casa di una zia perché aveva capito che la vendetta dei Vastarella non sarebbe tardata ad arrivare se fosse rimasto in zona, Ma durante il periodo prima della strage e prima degli arresti Dainello era stato più volte a Milano e in una conservazione racconta a Genidoni quello che stava accadendo alla Sanità in quel periodo e del tentativo di mettere la pace da parte dei Sequino imparentati con Addolorata Spina, mamma di Genidoni. Ecco il passo della conservazione intercettata.
Genidoni: “Ma che c’azzeccano le famiglie?….Non sanno niente Alessandro… non è una cosa che stanno portando spia… perché non facevano queste scemità, credimi… se portavano spia sai che fanno… si organizzano… si organizzano e ti fanno qualche trappola, ma non si mettono a… non si mettono a fare queste scemità”.
Alessandro: «E se i Sequino dicono a Vastarella “Antonio ci ha mandato a chiamare” e quello ha detto vatteli a sentire? E ha detto “prima voi dovete fare il bordello altrimenti diamo addosso a questi qua”.
Antonio: “Che si mettono a fare… si sedevano a tavola con …incomprensibile…”
Alessandro: “Che tengono a che vedere con questo”.
Antonio: “E che tengono a che vedere con questo… incomp… che tengono il sangue a terra”.
Alessandro: “Vogliono stare quieti perché sono una banda di scemi e vogliono stare quieti e quanto più se lo possono tirare a quello più se lo tirano. Questi prima di venire da te sono andati sotto da Patrizio e hanno detto questo ci ha mandato a chiamare”.
Antonio: “Una settimana? E andavano loro Alessandro. Alessandro, successe anche il fatto di Agostino, è successo qualcosa ad Agostino o..? Ti sei scordato il fatto di Agostino? Ci ha detto che …incomp… È successo qualcosa ad Arturo? Non hanno detto nien- te… stammi a sentire, io vorrei andare a scannare adesso… adesso, ma quello ha fatto una mossa i telligente, il fatto di Agostino non gli ha detto niente perché sono quindici giorni, dice quando mai io non tengo niente a che vedere con quelli là. Quello lo butta, si passava per il c…o, quello nel dubbio lo butta, che poi che tengono da buttare là mannaggia”