“Maltrattamenti all’asilo nido”, giallo a Chiaiano. Maestre trasferite. Due inchieste

Bambini piccoli ritirati dai genitori dalla stessa sezione, quattro maestre-educatrici trasferite in altre sedi, due inchieste: una disciplinare interna del Comune di Napoli, l’altra giudiziaria penale. Storie di ordinaria follia nella scuola pubblica per l’infanzia napoletana. Eppure l’asilo nido Fata Colorella di via Cupa Spinelli a Chiaiano è considerata una delle migliori della zona, una scuola all’avanguardia, con altissime professionalità, che ha sempre funzionato benissimo. eppure c’è stato qualcosa che non è andato affatto bene nell’ultimo anno. La vicenda è stata raccontata da alcune mamme sul quotidiano Il Mattino in edicola oggi. Alcune mamme allarmate dagli strani comportamenti in casa dei loro bambini per capirne i motivi mettono dei registratori addosso ai propri figli, cucendoli nei pantaloncini. Inizia per prima una mamma, poi anche altre la imitano. Dopo aver ascoltato gli audio, tre famiglie ritirano i propri figli dall’asilo. A fine febbraio, partono le prime denunce, alle quali ne seguirà un’altra a marzo. Parte un’inchiesta della Procura, che oggi, però, va verso l’archiviazione. Viene informata, raccontano le mamme nelle denunce, anche la direttrice della scuola, alla quale sono fatte ascoltare le registrazioni. Quattro maestre sono trasferite. La direzione, nel frattempo, convoca una riunione con le famiglie per informarle che «ci sono degli accertamenti in corso» e fare piena luce sulla situazione. Le educatrici sarebbero state trasferite «per motivi di esubero», viene spiegato alle mamme, in altri asili nido comunali. Il Comune di Napoli avvia un’inchiesta interna. Se ne occupa l’Ufficio Procedimenti disciplinari del servizio Autonomo Personale. Nella nota 0424683 del 18 maggio scorso alla VIII Municipalità – Servizio Attività Amministrative, con ad oggetto Procedimento disciplinare Asilo Nido Fata Colorella, il coordinatore dell’ufficio informa che «il procedimento disciplinare è in corso di svolgimento», e che «le registrazioni relative ai fatti accaduti» sono «oggetto delle relazioni del dirigente di codesto servizio, nonché dell’approfondimento istruttorio, sulla cui base è stato poi instaurato il procedimento». Le mamme avevano chiesto alla Disciplinare di poter acquisire le registrazioni, cosa non possibile in quella fase del procedimento.


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