Almeno 70 colpi di arma da fuoco sono stati esplosi la scorsa notte a Napoli, in via Romolo e Remo nel Rione Traiano. Un uomo è rimasto ferito, un 42enne pregiudicato per droga. Trasportato dai sanitari del 118 all’ospedale San Paolo, è ricoverato e piantonato; la prognosi è di 30 giorni. In via Romolo e Remo gli agenti della Polizia di Stato hanno trovato 70 colpi calibro 9. Ancora da ricostruire la dinamica dell’accaduto Uno dei proiettili di kalashnikov esplosi nella sparatoria avvenuta nella tarda serata di ieri al Rione Traiano di Napoli ha perforato la parete di un palazzo conficcandosi nel soffitto di una cucina dove si trovava una famiglia. Intorno all’edificio decine di bicchieri di plastica e di cerchi fatti col gesso mettevano in evidenza, per la Scientifica, i colpi sparati provenienti da due o più armi. A decine di metri la scia continuava con altri proiettili inesplosi, forse frutto della fretta di caricare le armi da parte di chi ha partecipato alla sparatoria. Un altro proiettile vicino alla casa del probabile bersaglio del raid ha colpito in pieno la ‘montante’ dell’acqua. Altri due colpi hanno danneggiato auto parcheggiate sui marciapiedi adiacenti. Intanto ieri pomeriggio, a Bagnoli, un uomo ha denunciato di aver trovato due fori di proiettile nelle lamiere della propria automobile, parcheggiata durante la notte in via Enea. Gli investigatori stanno indagando per accertare se si sia trattato di un danno collaterale di una stesa o di un atto intimidatorio. Nella stessa zona e nella stessa notte, a poche centinaia di metri di distanza, in via Ascanio, due persone in scooter hanno sparato due colpi contro un’abitazione dove non risultano però risiedere pregiudicati legati ai gruppi criminali in questo periodo in contrasto nella periferia ovest napoletana. I due episodi registrati nella notte di giovedì, che per il momento non sembrano connessi, fanno salire a cinque le sparatorie nella zona. Tra il 28 e il 29 maggio, ad Agnano, fu colpita con quattro proiettili l’abitazione, disabitata, di un pregiudicato per ricettazione e la sera del 29 a Cavalleggeri, poco dopo le 22, furono esplosi due colpi verso uno stabile in cui abiterebbe un giovane che sarebbe vicino al gruppo Giannelli.