Omicidio Annunziata a Mugnano del Cardinale, chiesti 16 anni per l’anastasiano Luigi Bruno

Chiesti 16 anni di reclusione per Luigi Bruno, l’imprenditore caseario di Sant’Anastasia, accusato di aver ucciso Nicola Annunziata, il 29 aprile dello scorso anno a Mugnano del Cardinale. La richiesta del pm nel corso dell’udienza preliminare che si è svolta al tribunale di Avellino, dinanzi al Gup Landolfi, nei giorni scorsi. Bruno, 47 anni, ha deciso di chiedere il giudizio abbreviato mentre il suo coimputato e presunto complice, Giorgio Terracciano, 65 anni di Sant’Anastasia, seguirà l’iter ordinario sulla richiesta di rinvio a giudizio il Gup scioglierà la riserva nella prossima udienza. Hanno scelto il giudizio abbreviato anche i due imputati accusati di false dichiarazioni al pm.

Secondo quanto emerso dalle indagini, Annunziata – originario della zona vesuviana – si era stabilito a Mugnano del Cardinale per sfuggire a qualcuno. Il giorno dell’omicidio, Bruno e Terracciano si erano presentati presso l’abitazione dell’uomo per definire una questione economica, pare che la vittima fosse indebitata per diverse centinaia di migliaia di euro. La lite sarebbe degenerata e Bruno avrebbe esploso alcuni colpi di pistola. Terracciano avrebbe rafforzato il piano criminoso con la sua presenza e avrebbe fornito l’arma del delitto. I carabinieri arrivarono ai due imputati attraverso intercettazioni ambientali, i rilevamenti Gps dell’auto degli indiziati, e una serie di immagini catturate lungo il tragitto percorso da Bruno e Terracciano grazie alle videocamere posizionate tra Sant’Anastasia, luogo da dove partirono gli imputati, e Mugnano del Cardinale, luogo del delitto.Il 22 giugno prossimo il Gup deciderà sulla richiesta di condanna per Luigi Bruno e quella di rinvio a giudizio per Giorgio Terracciano e i due presunti fiancheggiatori accusati di favoreggiamento.

 


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