Gli inquirenti della Procura di Napoli che indagano sul presunto voto di scambio in occasione delle elezioni amministrative dello scorso 5 giugno sono al lavoro su due computer e una serie di documenti sequestrati nei giorni scorsi dai carabinieri nelle abitazioni e nelle sedi elettorali di Anna Ulleto e Rosaria Giugliano, candidate del Pd rispettivamente al Consiglio comunale e alla municipalità Mercato-Pendino. Al momento, secondo quanto si apprende da fonti investigative, non ci sarebbero in programma interrogatori ma non si esclude che ci siano persone che si presentino agli inquirenti. Tre i fascicoli aperti in Procura: uno riguarda il presunto voto di scambio legato al progetto di formazione retribuita “Garanzia Giovani”. L’apertura del secondo fascicolo è stata disposta dopo la pubblicazione di video da parte di Fanpage nei quali si vedono presunti passaggi di banconote e di materiale elettorale all’esterno di alcuni seggi di diversi quartieri della città. Il terzo fascicolo riguarda le primarie del Pd, per la scelta del candidato sindaco. Per quanto riguarda la prima inchiesta, sotto la lente degli investigatori (coordinati dal pm Francesco Raffaele e dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino) ci sarebbero una serie di nomi che avrebbero potuto beneficiare delle opportunità previste dal programma Garanzia Giovani (500 euro al mese per sei mesi), in cambio di voti. L’inchiesta che vede indagate le due candidate del Pd è partita da una serie di intercettazioni disposte nei mesi scorsi dalla Direzione Distrettuale Antimafia nell’ambito di un’altra attività investigativa riguardante le attività criminali del clan camorristici nella cosiddetta zona della “Ferrovia”. Atti che, successivamente, sono stati trasmessi alla sezione reati contro la Pubblica Amministrazione della Procura, che sta portando avanti un’indagine autonoma. Non ci sono indagati, invece, sul video di Fanpage riguardo i “movimenti” all’esterno dei seggi elettorali. Ci sono a nche degli elenchi di nomi al vaglio dei carabinieri che ieri hanno perquisito i comitati elettorali e le abitazioni di due candidate al consiglio comunale e alla Municipalità del Pd di Napoli. Oltre ad un elenco di nomi sono stati sequestrati anche due,computer. I magistrati della procura hanno disposto perquisizioni anche nei confronti di altri tre indagati, di cui non sono noti i nomi, uno dei quali avrebbe fatto parte dello staff delle candidate impegnato nella campagna elettorale.
