Ponticelli: il boss senza soldi in carcere scrive una lettera alla famiglia: “Sto facendo figure di m…”

La parabola discendente del sanguinario boss di Ponticelli, Antonio De Luca Bossa, “Tonino ‘ o sicc”, viene raccontata nelle 1200 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare dell’operazione “Delenda” Si racconta un episodio emblematico sulla preoccupazione della famiglia che dopo una sua lettera temeva che potesse suicidarsi in carcere, mentre qualcun altro temeva addirittura che potesse pentirsi. “Ho perso la dignità. quì in cella mi sfottono. Sto facendo tante figure di merda”. Il boss scrive alla famiglia perché è rimasto senza soldi addirittura per un mese e per uno del suo calibro è un affronto. Lo spiega la sorella Anna, uno degli 89 arrestati del blitz al Conocal di lunedì, mentre parla in carcere (tutto intercettato) con un altro fratello Christian Marfella che è il figlio di Teresa de Luca Bossa  e Giuseppe Marfella, boss di Pianura. Anna parla della lettera e dice : “… Non abbiamo capito se si uccideva o si buttava (pentirsi)”, aveva sussurrato. E aveva aggiunto: “…ha detto sono stanco, sono stato un mese senza soldi… vedo quelli scemi fuori alla cella che dicono prenditi un pò di mangiare in più. Ha detto che sta facendo le figure di merda… ci siamo riuniti a casa. abbiamo parlato: Diamo 150 euro al mese. Adesso facciamo 50 euro al mese ciascuno…io metto 50…rosaria 50… Nanà e Alfonsina danno pure loro 30 euro a testa. raccogliamo 6/700 euro al mese”. A quel punto anche Marfella dice di voler collaborare: ” Duecento euro li puoi prendere da sopra i soldi miei…”. Secondo gli investigatori sono i proventi spettanti dall’accordo con i D’Amico sulle piazz e di spaccio a Ponticelli. Poi Marfella aggiunge preoccupato: “Pensiamo ad Antonio adesso, speriamo che non faccia tarantelle”, allundendo a un suo possibile pentimento. E Anna con fermezza replica: “Ma no, penso che si vuole uccidere”. Era il 30 maggio del 2013. E non è successo più niente. Al boss soo arrivati in carcere i soldi della famiglia e lui si è tranquillizzato.

 (nella foto Anna De Luca Bossa al momento dell’arresto di lunedì scorso e nel riquadro il fratello, il boss Antonio De Luca Bossa, tonino ‘o sicc)


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