Ci sono anche le donne boss tra i 90 arresti che i carabinieri hanno compiuto questa notte nel rione Conocal di Ponticelli dando una spallata al clan D’Amico e ai De Luca Bossa. Tra gli arrestati infatti figurano Carla DAmico che con la cattura dei fratelli Ciro e Giuseppe e con l’uccisione avvenuta nell’ottobre scorso della sorella Nunzia, aveva assunto le redini del clan. Così come era diventata la referente dei De Luca Bossa, Anna, che si era ripresa dopo l’agguato in cui era rimasta gravemente ferita nel luglio del 2014. Nel gennaio del 2013 le avevano ucciso il figlio, Ciro Minichini in un agguato al rione Conocal in cui rimase vittima anche  Gennaro Castaldi altro affiliato alla cosca. Anna De Luca Bossa è la figlia di “Donna Teresa” , una delle poche donne detenute in regime di 41 bis, la madre del fondatore del clan, Antonio, detto «’o Sicco», che sta scontando l’ ergastolo. Dopo l’ arresto del figlio Teresa, convivente di Giuseppe Marfella, capo dell’ omonimo clan di Pianura, aveva preso le redini dell’ organizzazione camorristica, alleata dei Marfella. Scettro poi passato nelle mani di Anna De Luca Bossa. altra donna arrestata è Anna Scarallo, nota pusher e  moglie di uno degli esponenti di spicco del clan D’Amico.
“Ora la camorra la facciamo noi. Tanto Chernobyl non ci sta piu’. Ora e’ peggio.. ci stanno le donne”. Cosi’ parlava Nunzia D’Amico, legata sentimentalmente a uno dei loro elementi di vertice, Salvatore Ercolani, detto appunto Chernobyl, mentre discuteva con un affiliato dopo che aveva preso in mano le redini del gruppo. La donna, madre di sei figli,fu uccisa una domenica di ottobre, il 15 dello scorso anno, intorno alle 13; un agguato inatteso nel ‘suo’ rione, con un bersaglio considerato intoccabile. Del suo protagonismo avevano riferito molti collaboratori di giustizia, come Maria Grandulli, ricordando che “Annunziata era il vero capo famiglia dei D’Amico”. L’indagine dei carabinieri che ha portato oggi a circa 90 misure cautelari, conferma in pieno questo suo ruolo. E quando il suo interlocutore le mostra la pistola che ha comprato, la sua risposta e’ quella di un’altro tipo di donna davanti a un vestito: “Come e’ bella”, dice con voce dolce. L’intercettazione e’ allegata alla misura cautelare emessa dal gip di Napoli.