“Noi lo dobbiamo schiattare dentro al brodo, sai come si deve giarare? Come si gira il brodo, così si deve girare brodino”. Si parla così in casa di Nunzia D’Amico, la donna boss massacarata a Ponticelli nell’ottobre dello scorso anno. La terrificante intercettazione è contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare dell’operazione “Delenda” che ha portato in carcere 89 persone tra boss e gregari del clan D’Amico i “fraulella” del rione Conocal di Ponticelli. Il “brodino” di cui si parla che volevano sciogliere nell’acido è Antonio Nocerino detto appunto “Brodino” esponente di spicco dei De Micco che aveva scatentato la guerra contro i Damico al Conocal e al rione De Gasperi contro il gruppo di Antonio Tarantino e Pasquale Austero che si unirono ai D’Amico per fermare l’avanzata dei “Bodo”. I D’Amico lo temevano e per questo che volevano la sua testa. “Ora dobbiamo prendere anche le loro famiglie, lo dobbiamo schiattare nell’acido a brodino perchè dà fastidio”, si legge ancora nell’ordinanza. Della pericolosità di “Brodino”, arrestato poi nel giugno del 2014 in un villaggio turistico ad Agropoli, ne parlano anche i pentiti. C’è un altro agghiacciante episodio raccontato dai pentiti e contenuto nell’ordinanza, il tentato omicidio di Marianna Abbagnara, una delle 89 persone arrestate ieri mattina. La donna fu ferita mentre era in auto con la figlia. “Le spararono una botta nella macchina-dice un pentito-. le dissero di portare l’imbasciata a Giuseppe d’Amico che quel messaggio era per lui. E poi dissero una parola brutta che non posso dire sulla bambina, proprio brutta”. Secondo il pentito a sparare furono Roberto Boccardi e Antonio Nocerino detto “brodino”. Ma la furia omicida di Nocerino non si fermò e anzi il 23 novembre del 2013 ci fu il clamoroso agguato a Ponticelli nelle vicinanze del commissariato di polizia. Antonio Tarantino, alleato dei D’Amico, era in auto con Pasquale Austero e una terza persona. All’auto si avvicina una moto e partono i colpi. Tarantino muore sul colpo, Austero e l’altro passeggero riescono a schivare i proiettili. Il pentito Gaetano Lauria racconta: “Tarantino è stato ucciso da Antonio Nocerino. L’ho saputo da Salvatore Ercolani”.
(nella foto da sinistra Nunzia D’Amico e Antonio “Brodino” Nocerino, al momento del suo arresto)