Estorsione a un imprenditore umbro, con interessi in un distributore di gas a Scafati: condannati due imprenditori. Si è chiuso il processo di primo grado per Gennaro Coppola, 55 anni, e Claudio Ferraiuolo, 62, entrambi scafatesi, arrestati a marzo del 2013 per il pestaggio e l’estorsione ai danni di un imprenditore che aveva rilevato un distributore di gas in via Tricino. I giudici del terzo collegio, a fronte di una richiesta di 4 anni di reclusione, hanno condannato Coppola a due anni e nove mesi di reclusione con un’ammenda di 100 euro, e Ferraiuolo a 2 anni e sei mesi e 800 euro di multa. Riconosciuto il risarcimento alla parte lesa, costituitosi parte civile, che sarà quantificata in sede civile. I giudici si sono riservati di depositare le motivazioni che hanno portato alla condanna dei due imputati, difesi dagli avvocati Raffaele Franco e Michele Sarno, entro 90 giorni. Prima sentenza dunque per l’episodio avvenuto tre anni fa e che portò gli uomini del commissariato di Nocera Inferiore all’arresto lampo dei due imputati. Secondo la ricostruzione, l’imprenditore umbro fu pestato da Ferraiuolo che pretendeva daa lui una somma di danaro. L’uomo gestiva un’attività di fornitura gas e carburanti e avrebbe infastidito Coppola, gestore a sua volta di un altro distributore alla periferia di Scafati. I due, secondo l’accusa, arrivarono fino nella città umbra per regolare i conti. Dietro il pestaggio anche una questione di soldi che i due imprenditori scafatesi sostenevano di dover avere dal collega dell’Umbria. Dopo le telefonate e alcuni incontri, Coppola aveva minacciato altre gravi conseguenze alla vittima, arrivando a minacciare perfino la fidanzata dell’uomo. Ferraiuolo fu arrestato in flagranza di reato, mentre Coppola si rese irreperibile per alcuni giorni.(r. f.)