Ha confessato tutto e ora chiederà uno sconto di pena e i benefici previsti per i collaboratori di giustizia. Alfonso Loreto è pronto a chiedere il rito abbreviato nel corso dell’udienza preliminare che inizierà il 4 luglio prossimo, dinanzi al Gup del tribunale di Salerno. Usura, estorsioni, associazione per delinquere: il giovane rampollo di Pasquale Loreto, inserito nel programma di protezione da febbraio scorso, prova a dare una svolta alla sua vita. In quindici affronteranno il processo dinanzi al giudice Emiliana Ascoli. Insieme ad Alfonso e Pasquale Loreto – quest’ultimo reinserito per l’ennesima volta in un programma di protezione – vi saranno tutti gli uomini della cosca Loreto-Ridosso, quelli che i Loreto accusano, alcuni dei quali potrebbero optare per un rito alternativo e uscire dal processo. Pare voglia seguire il processo ordinario, proprio Pasquale Loreto, l’ex primula rossa della camorra scafatese dagli anni ’90, collaboratore di giustizia controverso e che nell’ultimo decennio ha badato ai propri affari e a quelli di famiglia con incursioni nella vita criminale scafatese. L’udienza preliminare per la quale sono già fissate diverse date dovrebbe concludersi con rinvii a giudizio e sentenze in autunno, Nel frattempo, sia Alfonso che Pasquale Loreto continuano le loro “cantate”. Con il primo giudicato più affidabile del padre con il quale ci sono stati numerosi screzi. Gli imputati dovranno rispondere solo delle accuse di associazione per delinquere, finalizzata all’usura e all’estorsione. Stralciata la parte del processo che riguarda gli omicidi e i tentati omicidi che avrà vita a parte. Alcuni degli episodi già inseriti nell’ordinanza del gip Pietro Indinnimeo, emessa a settembre scorso, sono ancora al vaglio degli inquirenti. Le rivelazioni dei nuovi pentiti hanno aggiunto nuovi particolari a diversi episodi. Alfonso Loreto ha chiarito le dinamiche del gruppo criminali, ha elencato responsabilità ed ha narrato nuovi episodi, molti dei quali in corso di riscontro da parte dei carabinieri. Le verità di o Loreto hanno anche travolto la parte politico-amministrativa di Scafati. Numerosissimi i verbali già stilati, quello illustrativo deve essere completato entro l’inizio di settembre, e decine gli incontri tra magistrati, esponenti delle forze dell’ordine e il collaboratore di giustizia registrati in questi quattro mesi. Ad Alfonsino Loreto non resta che chiedere lo sconto di pena.(r.f.)