Secondino infedele del carcere di Poggioreale rubava dai pacchi dei detenuti: condannato a rimborsare 85mila euro a 30 famiglie

Secondino infedele del carcere di Poggioreale rubava di tutto alle famiglie dei detenuti. Ora è arrivata una sentenza da parte della Corte dei Conti che lo condanna a un maxi risercimento.  Ben 85 mila euro a favore di 30 famiglie di detenuti del carcere di Poggioreale che nel corso degli anni sono stati derubati e che hanno presentato denuncia. L’uomo residente a Torre Annunziata e ora in pensione, spesso sceglieva come suoi obiettivi i suoi stessi concittadini. La storia era iniziata nel 2012 grazie alla denuncia della moglie di un deteuto torrese in carcere per camorra che nonostante, come prevede il protocollo del carcere, segnalasse le cose che venivano consegnate al marito aveva notato che sparivano sempre calzini e camicie. Poi il passaparola tra i detenuti che avevano subito i furti aveva fatto scattare l’inchiesta interna fino a scoprire che almeno trenta famiglie avevano subito i furti. Il secondino infedele rubava di tutto, dai soldi, agli indumenti, al cibo, persino libri. In un caso aveva anche rubato una lettera scritta su un foglio di quaderno che una bimba aveva inviato al papà e al quale non sapendo che era detenuto (la madre le aveva detto che era lontano per lavoro) chiedeva “Carò papà, mi manchi tanto, ma quando torni giochi con me?”. Persino quella. Ora è arrivata la sentenza e il maxi risarcimento che il secondino infedele dovrà sborsare.

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