Sgominata la banda dei rumeni che rubava il rame dalla linee ferroviarie: 12 arresti e 21 indagati

 Il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania ha individuato un sodalizio criminale, composto essenzialmente da rumeni ed italiani, dedito al furto e alla ricettazione di ingenti quantità di rame, prevalentemente sottratto alle Ferrovie dello Stato o ad altri enti, come l’Enel o società telefoniche. Il materiale in questione veniva veicolato in alcuni grandi depositi di materiale ferroso siti in Campania i quali, a loro volta, provvedevano alla “pulizia” del materiale ricettato ed alla successiva destinazione finale verso inconsapevoli fonderie del Nord, in particolare Brescia e Mantova, e alla sua esportazione verso destinazioni estere, in particolare Paesi Asiatici (Cina e Corea). Nel corso dell’indagine sono state sequestrate oltre 100 tonnellate di rame sottratto, essenzialmente, dagli impianti ferroviari che, per tale motivo, arrecano un danno strategico superiore al valore economico del rame rubato che consiste, in particolare, nella interruzione della circolazione ferroviaria. Emesse, su disposizione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, misure cautelari nei confronti di 12 persone, per i furti di rame che si sono verificati, e continuano a verificarsi tra le province di Caserta e Napoli. Sono state disposte, in particolare, le misura cautelare in carcere nei confronti di 8 cittadini rumeni; la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 3 persone, due cittadini rumeni ed un imprenditore italiano; la misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. e la misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriali per mesi sei nei confronti di un imprenditore italiano, nonché l’effettuazione di numerose perquisizioni domiciliari ed aziendali. Risultano anche indagati a piede libero altre 21 persone di cui 8 cittadini rumeni e 13 cittadini italiani, imprenditori, titolari di aziende dedite al commercio ed allo stoccaggio di metalli ferrosi, ed in particolare di rame.Due di essi, peraltro, sono tra i più importanti commercianti, a livello regionale, di metalli e titolari di varie società che movimentano, annualmente, ingenti quantità di metalli ferrosi. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polfer di Napoli che nel corso della notte e nelle prime della mattina ha eseguito 8 provvedimenti.In particolare due provvedimenti restrittivi sono stati notificati nei confronti di Ivanciu Cociu nato in Romania 26.01.1974 e  Serafim Raul  Bacrau nato in Romania 27.12.1987 presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere dove si trovano ristretti per altra causa.Altri due provvedimenti sono, invece, stati notificati nelle carceri di Cosenza e Castrovillari nei confronti rispettivamente di Gheorghe Iosif Ionasoaei , nato in Romania 190.5.1986 e di Sorin Catalin Ionasoaei , nato in Romania 03.04.1991 dove si trovano già detenuti, mentre un altro provvedimento restrittivo è stato notificato nel carcere di Bressogne (Aosta) nei confronti di  Faruk Emilian Tudorache, nato in Romania 27.01.1989.La Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Campania ha inoltre notificato la misura degliarresti domiciliari nei confronti di  Sergiu Nistro Romicanato in Romania 20.11.1987 e residente in Casal di Principe (CE) e del cittadino italiano  Giuseppe Falcone nato Aversa 03.05.1981 e residente in Castelvoltruno (CE) ,imprenditore e titolare di attività di compravendita e stoccaggio metalli.Ha infine notificato la disposta misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. e quella interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriali per mesi sei nei confronti dell’imprenditore Bruno Cavagnoli, nato a Napoli 02.06.1989, anch’egli titolare, a Napoli, di attività commerciale di compravendita di materiali ferrosi. Sono in corso attivissime indagini tendenti al rintraccio di altri 4 cittadini rumeni, al momento irreperibili, di cui 3 colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere ed 1 da ordinanza di sottoposizione al regime degli arresti domiciliari.

 


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