Quattro presunti affiliati ai Puccinelli-Petrone del rione Traiano sono stati fermati e sottoposti allo Stube. Sono sospettati di aver partecipato a uno o più raid. L’ultimo dei quali nella notte tra domenica e lunedì in viale Traiano dove è stata presa di mira l’abitazione del ras detenuto Antonio Vigilia. In quella stessa giornata in 24 ore si sono contate ben sei sparatoria nella zona. Domenica notte in pochi secondi è stata esplosa una potenza di fuoco impressionante: a terra la polizia ha infatti trovato e sequestrato 22 bossoli calibro 7,65 e due calibro 9. L’attenzione degli investigatori è tutta spostata sulla zona Ovest di Napoli. Le fibrillazioni in atto tra i clan della camorra tra Soccavo, Pianura e Rione Traiano con sei sparatorie in 24 ore non promettono niente di buono. Secondo quanto racconta Il Roma oggi in edicola lo scontro ora è tra i Puccinelli-Petrone da una parte e i Vigilia dall’altra. ma non è escluso il conivolgimento dei Sorianiello, storici nemici dei Vigilia, che avrebbero stretto un accordo con i Pesce-Marfella di Pianura. La mappa delle alleanze nell’area a Oves di Napoli e in quella flegrea è complessa. Gli investigatori stanno monitorando tutto. Da mesi infatti si sussegono “stese”, ferimenti e omicidi in quella zona. A cominciare dal ferimento di Salvatore Romano, a novembre, fino all’omicidio di Giuseppe Perna detto “Viglione” a Pianura. A Soccavo invece sono stati uccisi Stefano Adamo e Ivan Maietta. Inizialmente gli agguati e le sparatorie venivano attribuite a contrasti interni a ogni quartiere: Soccavo, Pianura, Bagnoli, Traiano. Invece un unico filo di sangue li legherebbe e le ostilità sarebbero cominciate per spodestare i due gruppi di mala in quel momento più forti, nell’inverno scorso: i Vigilia a Soccavo e i Pesce Marfella a Pianura. Così sarebbe nata la nuova alleanza di camorra, i Romano-Lago, i cui esponenti sarebbero stati protagonisti anche del clamoroso conflitto a fuoco con la polizia in via Giorgio dei Gracchi.