Terra dei Fuochi: firmato il protocollo d’intesa con l’Istituto Superiore della Sanità

 Un protocollo d’intesa che instaura un rapporto stabile di collaborazione tra la Procura di Napoli Nord e l’Istituto Superiore di Sanita’ per il monitoraggio della Terra dei fuochi. La firma ufficiale e’ avvenuta questa mattina nella sede di Aversa. L’intesa e’ finalizzata allo scambio dei dati e informazioni derivanti dalla sorveglianza epidemiologica della popolazione residente nel Circondario di Napolo Nord (19 comuni della provincia di Caserta e 19 del Napoletano), con riferimento agli eccessi di mortalita’, all’incidenza tumorale e all’ospedalizzazione per le diverse patologie che ammettano fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l’esposizione a inquinanti. La collaborazione si inserisce nel quadro delle attivita’ di ricerca che l’Istituto sta svolgendo sulla mortalita’ nella cosiddetta Terra dei Fuochi. Per la procura rappresenta un’importante implementazione degli strumenti a disposizione della Sezione specializzata per la tutela dell’ambiente. In particolare, l permettera’ alla procura di avere una conoscenza sempre aggiornata ed approfondita delle piu’ pericolose patologie che affliggono il territorio, in modo da calibrare le attivita’ investigative ed indirizzare le indagini verso lo spegnimento di quei focolai che l’analisi medico statistica individua. L’obiettivo strategico e’ quello di fate in modo che l’accertamento e la repressione della criminalita’ ambientale costituisca il primo passo verso la prevenzione dei pericoli per l’ambiente e la salute dei cittadini. A firmare, il procuratore di Napolo Nord, Francesco Greco, e il presidente dell’Istituto Superiore della Sanita’, Gualtiero Ricciardi.  “La priorita’ – dice il procuratore Greco – e’ quella di dare risposte certe ai cittadini anche sul punto delle certezze scientifiche. Il protocollo prevede anche sopralluoghi congiunti e ricerche sul campo. Il campanello d’allarme scattera’ laddove avremo dati significativi”. Presente anche il procuratore aggiunto Domenico Airoma, a capo della sezione speciale. “Siamo partiti dalla consapevolezza che da solo non siamo autosufficienti – dice Airoma – bisogna arricchire le indagini di contesto dimostrando un territorio come era prima, dopo e cosa e’ successo nel mutamento”. “La Regione Campania – dice Ricciardi – sul piano sanitario nel passato e’ rimasta molto indietro e questo ha significato ricadute sulla popolazione non indifferenti. In 15 anni – continua – i campani hanno perso 4 anni di prospettiva di vita. C’e’ una struttura commissariale che va aiutata”. Degli ambiti di programmazione ha parlato Joseph Polimeni, Commissario Governativo per la Sanita’ Campania. “Il primo – dice Polimeni – e’ lo screening che dobbiamo rafforzare, per esempio scendere dalla soglia attuale legata all’eta’per quanto riguarda le mammografie. Attrezzare le Asl di strumenti mobili per lo screening e la comunicazione visto che le persone in Campania non fanno prevenzione, ci sono dati molto bassi su chi si reca a fare screening. Le Asl devono aprire ad un nuovo percorso”.


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