Sono partiti gli scavi nel sito di Casal di Principe, indicato dal camorrista Carmine Schiavone, prima di morire, come sito di interramento di rifiuti tossici e speciali che arrivavano dal nord Italia. Sono stati già trovati fanghi industriali, idrocarburi, materiali ferrosi, e plastiche di varia natura. Alle spalle dello stadio comunale del paese e sotto l’asse mediano Nola-Villa Literno e confinate con un gruppo di case si sta facendo il primo scavo. Ad effettuare le operazioni, il Corpo Forestale dello Stato, guidato dal dirigente regionale della Campania Sergio Costa, l’Arpac ed i vigili del fuoco di Napoli. Il luogo fu indicato come probabile sito di interramento di rifiuti speciali dal pentito dei Casalesi Carmine Schiavone, morto a febbraio del 2015, e poi confermato da altri collaboratori di giustizia della cosca. “Dopo i primi metri scavati dalle ruspe – ha dichiarato il generale Sergio Costa – sono emersi materiali di risulta dell’edilizia, usati probabilmente per compattare il terreno, e poi fanghi maleodoranti di colore verdastro che saranno analizzati dai laboratori. Le operazioni andranno avanti per qualche giorno”. “Ci siano scarti di lavoro edili, plastiche varie e soprattutto un mare di nauseabondi fanghi tossici seppelliti – racconta a Vita.it Pino Ciociol – giornalista di Avvenire che da anni si occupa di denunciare e di fare chiarezza sugli scempi della Terra dei Fuochi. I fanghi, una volta liquidi, hanno otturato ogni spazio della fossa ma oggi sono duri, compatti, grigi, hanno striature verdognole. Si spaccano, battendoli, con facilità. Probabilmente c’è cromo, che viene usato anche nelle concerie. I campioni sono stati prelevati a mandati ad analizzare. E chissà cosa puo’ esserci ancora più sotto, più vicini alla falda?, dice Ciociola che quei fanghi li ha visti di persona. Il 13 giugno gli scavi riprenderanno sia nel primo sito sequestrato perché si vuole raggiungere la falda acquifera analizzarla per capire se, pure questa è inquinata. Scaveranno anche in altri due punti del paese – continua Ciociola -. Hanno fatto dei rilevamenti geomagnetici e i valori sono letteralmente, in uno dei siti, schizzati per aria. Non si sa quello che troveranno ma uno di quei terreni era perfetto per sversare rifiuti tossici e di difficile gestione. La verità è che nella terra dei fuochi se vai a bucare il terreno trovi roba”.