Violazione della sorveglianza speciale: torna in carcere il boss di Posillipo, Antonio Calone. Sorpreso in strada con due presunti esponenti del clan Cimmino del Vomero è stato arrestato dai carabinieri e processato con rito direttissimo dal giudice monocratico del Tribunale di Napoli. L’ennesima violazione della sorveglianza speciale è costato il carcere al pregiudicato reduce da 14 anni di reclusione passati in 41bis. Recidivo per il giudice quel suo comportamento in violazione della sorveglianza speciale, misura che gli impone di non frequentare pregiudicati. Eppure nel marzo del 2014 Calone era stato sorpreso a fare una ‘riunione’ con un boss del clan Marfella-Mele di Pianura. I carabinieri interruppero il summit in via Petrarca e i due boss finirno in carcere, insieme ad un noto esponente del clan Calone, Antonio Strazzullo ‘o ta’ fretello del più noto Carmine ‘a gallina’.  Tonino Calone, cognato del defunto ras di Posillipo Giovanni Paesano, ucciso il 4 giugno del 1996 davanti all’ippodromo di Agnano, è ora ritornato in carcere per violazione della Sorveglianza speciale.