Una rissa violenta dietro la faida, tra i Legnante e i Puccinelli al Rione Traiano

Ci sarebbe una lite violentissima tra un uomo del gruppo Puccinelli e uno del gruppo Legnante dietro le spaventose sparatorie al rione Traiano ma  anche dietro l’incendio che ha devastato tre notti la saracinesca di un pub a Fuorigrotta. Il quotidiano Il Roma in edicola stamane ricostruisce con  dettagliatissimi particolari quanto sta avvenendo nella zona Ovest di Napoli e in quella Flegrea. Alcune settimane fa ci sarebbe stato il fine pena da una casa recupero di uno degli uomini di primo piano del gruppo camorristico dei Legnante-Ivone-Carillo che controlla una parte del Rione Traiano. L’uomo avrebbe incontrato proprio al rione Traiano un uomo legato ai Puccinelli mentre era in sella ad uno scooter. Fermato lo scooter con tipico atteggiamento da boss avrebbe affrontato il rivale e lo avrebbe minacciato e picchiato. Da quel momento i Puccinelli avrebbero giurato vendetta. Prima la sparatoria in via Romolo e Remo in cui doveva morire Raffaele Pezzuti, il pusher legati ai Legnante-Ivone-Carillo,  poi l bomba carta  fatta esplodere davanti alla saracinesca di un bar di una traversa di via Lepanto, in via Tanzillo dove lavora la compagna dell’uomo del gruppo Legnante che aveva picchiato  l’uomo dei Puccinelli. Poi la seconda sparatoria sabato notte sempre in via Romolo e Remo. Gli investigatori sono in massima allerta perché sono convinti che non sia finita qui per chi conosce la ferocia dei Puccinelli. La tensione già era alta nella zona con la faida in atto tra l’alleanza dei Sorianiello-Lago-Romano-Giannelli contro i Pesce-Marfella-Vigilia. E ora questa nuove frizione più di quartiere che si aggiunge a quella di Bagnoli tra i Giannelli e i D’Ausilio fanno della zona una vera e propria polveriera.

 


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