Usura ed estorsione: condannato Franco Immobile ‘o presidente, zio di Ciro

Torre Annunziata. Usura e estorsione: cinque anni e sei mesi di carcere a Francesco Immobile, zio di Ciro, il calciatore della Nazionale. I giudici della prima sezione penale del tribunale di Torre Annunziata (presidente Francesco Todisco, a latere Marialaura Ciollaro e Riccardo Sena) hanno condannato a 5 anni e mezzo di reclusione Francesco Immobile, 72 anni, alias ‘Franco ‘o presidente’, ex patron del Savoia calcio. Franco Immobile era stato accusato da un imprenditore milanese e da un avvocato civilista di Torre Annunziata, che avevano raccontato di prestiti con tassi usurari fino al 120% annui e pressioni da parte dell’imputato per il recupero del denaro. Il processo si è chiuso con l’assoluzione piena per un capo d’imputazione, quello che riguardava la presunta usura operata contro l’avvocato T. T., che non si è costituito parte civile. Per questi fatti, Immobile ha dato una versione completamente contrastante, con un presunto giro di prestiti con «recupero», che servivano al professionista oplontino per anticipare subito solo una parte dei soldi dei risarcimenti danni sugli incidenti stradali ai propri clienti, con l’incasso intero di una «lettera» che avveniva mesi dopo. Una sorta di investimento da 70mila euro, sul quale sono in corso ulteriori accertamenti da parte della Procura di Torre Annunziata, che ha acquisito il verbale testimoniale di Immobile. Sul caso dell’imprenditore milanese, invece, è passata in toto la versione del ministero Sergio Raimondi della Procura di Torre Annunziata ricostruita grazie alle indagini della guardia di finanza del gruppo oplontino: Immobile aveva prestato una grossa cifra a V.D.A., un imprenditore milanese che aveva aperto una pescheria-ristorante a Milano. La mancata restituzione del denaro aveva fatto lievitare gli interessi e la vittima ha raccontato di aver provato a vendere anche una casa per onorare una parte del debito. Diversi erano stati gli incontri tra Immobile e l’imprenditore: a Roma, Firenze, Napoli e Milano. Spesso, si incontravano in stazione per la consegna di rate fino a 10mila euro. Immobile, assistito dagli avvocati Elio D’Aquino e Anselmo D’Agostino, è arrivata una condanna a 5 anni e mezzo, l’accusa aveva chiesto 7 anni di reclusione. I legali sono pronti a fare appello alla sentenza.


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