Dna democristiano, radici meridionali e un’ambizione mai sopita: ricostruire il Centro nel panorama politico italiano. Ben al di là del suo Sannio dove, come ama ancora oggi ricordare, i Romani dovettero passare per le Forche Caudine. E’ il patrimonio umano e politico che ha permesso a Clemente Mastella di riscattarsi nella sua terra a otto anni dall’esplodere di una lunga serie di inchieste giudiziarie pesantissime che hanno colpito la sua famiglia (in primis la moglie Sandra Lonardo, all’epoca presidente del Consiglio regionale della Campania) e fatto dissolvere il piccolo partito dell’Udeur, per anni in grado di fare da ago politico della bilancia tra i poli di centrodestra e centrosinistra. Giornalista professionista, passato stabilmente alla politica parlamentare, Mastella deve il suo successo a una tenacia che molti definirebbero “faccia tosta”. Non ha mai smesso di fare politica, quella vecchio stile, incontrando concittadini, ascoltandone i problemi quotidiani e accogliendoli nella sua villa di Ceppaloni. Nel 2008 lascia l’ambito ruolo di Guardasigilli “per amore della famiglia” ma non perde la passione per la politica. Dopo aver fatto cadere il secondo governo Prodi si sposta a destra e si presenta alle europee da indipendente nelle fila di Fi. Mentre un po’ alla volta le inchieste giudiziarie vanno avanti e arrivano i proscioglimenti, riprende a fare politica quotidiana nella sua Ceppaloni. Ne diventa primo cittadino per due mandati. Quindici giorni fa, sempre sostenuto dal centrodestra (cui la moglie Sandra ha aderito un anno fa candidandosi in Consiglio regionale senza riuscire a essere eletta) arriva al ballottaggio a Benevento per 169 voti di vantaggio sul vicesindaco uscente del Pd Raffaele Del Vecchio, sostenuto dall’attuale sottosegretario Umberto Del Basso De Caro. Stanotte la vittoria che sancisce a pieno titolo il suo ritorno alla politica attiva. Il risultato premia, ancora una volta, la sua tenacia. Con 18.037 voti (62,88%) Mastella stacca il suo avversario fermo al 37,12% (con 10.648 voti). Un successo personale se si considera che, nonostante il calo dell’affluenza al secondo turno, ottiene 4771 voti in più del primo turno, mentre il dem Del Vecchio ne prende circa 2500 di meno. Ha giocato, seppur in maniera determinante, l’appoggio avuto dal suo vecchio ex avversario all’interno della Dc Ciriaco De Mita, riconquistato alla causa comune dopo anni di palese dissenso. “Dedico questa vittoria alla mia famiglia” le prime parole di Mastella che, indomabile, parla di una possibile “ripartenza”. Ancora una volta il suo Sannio fa storia.