Avvolto dal mistero l’incidente che ha causato la morte del baby calciatore del rione Traiano

L’inchiesta sull’incidente e sulla morte di Antonio Gravina, il baby calciatore 16enne morto l’altra notte al rione Traiano è più complessa del previsto. C’è il giallo della moto pirata o addirittura dell’auto scomparse nel nulla che in via Marco Aurelio nella notte tra venerdì e sabato si sono scontrate con il motorino in sella al quale viaggiava Antonio.  Ci sono altri due amici coinvolti nell’incidente e rimasti feriti in maniera non grave. Al momento non si riesce a capire se i due erano sullo stesso motorino di Antonio o su un altro. Fatto sta che gli investigatori sul luogo dell’incidente hanno trovato solo lo scooter della vittima. Bisogna ancora stabilire la dinamica dell’incidente. C’è una voce, ma è solo una voce, che sta girando nel quartiere e che vuole i ragazzi in fuga perché avevano sentito degli spari visto che in quella zona da oltre una settimana c’è un ripetersi di “stese” dei quaglioni dei clan che si fronteggiano. L’impatto comunque è stato violentissimo e Antonio è morto per una serie di emorragie riportate nell’incidente. Le immagini dele telecamere private nella zona al vaglio degli investigatori potranno dare una spiegazione all’incidente. Intanto il rione Traiano piange un altro suo figlio dopo Davide Bifolco. Non a caso sul profilo facebook della vittima c’è una foto postata accanto al murales del ragazzo ucciso dal carabiniere lo scorso anno anno. I suoi amici sui social hanno lasciato tanti commenti e ricordi. Mario scrive: ” resterai indelebile nel mio cuore, Antonio Gravina is Legend”, e Sabrina invece scive: “Buon viaggio, campione”, e ancora Luka: “Mi ricordo quando ci allenavamo insieme, quanti sorrisi, quante soddisfazioni quanta voglia di vivere avevi. Un incidente di ha tolto la vita antò, che cumbinat, me stracciat ‘o cor a Piett”. E ancora tantissimi altri. Ora si resta in attesa dell’autopsia per poi celebrare i funerali.

 


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