Bimba di Sant’Anastasia morta: l’autopsia esclude la colpa dei medici. Si indaga su sospette molestie

Sant’Anastasia. E’ morta per cause naturali la bimba di tre anni, ricoverata a marzo scorso a Villa Betania. L’esito dell’autopsia e l’esclusione di colpe mediche, non esclude il prosieguo delle indagini per accertare sospette molestie subite dalla piccola ma che non sarebbero state determinanti per le cause della morte. La procura di Nola mantiene aperto un fascicolo, contro ignoti, ed ha affidato le indagini alla Squadra mobile di Napoli. Massimo riserbo degli inquirenti anche per tutelare il dolore dei genitori della piccola di Sant’Anastasia, ma è doveroso accertare se quelle tracce emerse nel corso dell’autopsia siano riconducibili a delle violenze. «Il rischio di creare un mostro che poi potrebbe non esserci esiste», dice il procuratore della Repubblica di Nola, Paolo Mancuso. «Non ho parlato ancora con i genitori – dice l’avvocato di famiglia, Antonio Abete – ma sono certo che di fronte ad un’eventualità del genere sarebbero pronti a costituirsi parte civile e pretendere la verità». La piccola ricoverata a Villa Betania per una sospetta meningite, morì poco dopo. L’incertezza sulle cause della morte indussero i medici della clinica di Ponticelli a scrivere sul referto che la morte era stata causata da un arresto cardiocircolatorio, probabilmente conseguenza di un’infezione estesa ai polmoni. L’autopsia al momento esclude responsabilità da parte dei medici, da accertare invece se quelle ecchimosi e ematomi sul corpo della bambina siano il frutto dell’emorragie interne o causate da agenti esterni.


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